Gli indici Usa hanno iniziato la seduta in territorio negativo, spinti al ribasso da una serie di notizie che spaziano dal fronte macro a quello energetico, a quello societario. Contrastata la lettura dell’atteso rapporto occupazionale, duro l’impatto della revisione al ribasso sulle stime di 3M Company che ha alzato i timori di un rallentamento economico. In avvio il Dow Jones cede lo 0.69% a 11147, l’S&P500 lo 0.24% a 1271, il Nasdaq e’ in ribasso dello 0.64% a quota 2141. A pesare sul sentiment degli operatori e’ anche l’avanzamento del greggio schizzato ad un nuovo record storico.
Nel mese di giugno sono stati creati nel settore non agricolo 120 mila nuovi posti di lavoro contro le attese di un incremento di 175 mila unita’. Superiore alle attese, invece, il salario orario, cresciuto dello 0.5% conto lo 0.3% stimato dagli analisti. Se da un lato i dati possono far pensare ad una pausa delle strette creditizie da parte della Fed, dall’altro continuano ad indicare un aumento delle pressioni inflazionistiche.
Ad intensificare le vendite sull’azionario e’ subentrato il taglio delle stime sui risultati del prossimo trimestre della conglomerata industriale 3M Company, che ha citato un basso volume di vendite e un incremento dei costi.
Negative anche le notizie giunte dal comparto hi-tech. Le azioni dell’acerrima rivale di Intel, Advanced Micro Devices sono arrivate a perdere oltre il 5% dopo che la societa’ ha tagliato le stime sui risultati finanziari. In giornata non sono attesi trimestrali di rilievo, ma da lunedi’ prossimo si entrera’ nel vivo della stagione degli utili con la diffusione dei numeri del colosso dell’alluminio Alcoa.
Continuano le operazioni di mergers & acquisitions. La piu’ grossa compagnia assicuratrice britannica, Aviva Plc, e’ in trattative per l’acquisizione di AmerUs Group per un corrispettivo di circa $2.3 miliardi.
Il comparto energetico continua ad occupare la scena, con il greggio ad un nuovo massimo di $75.60 al barile. Nella giornata di ieri, il dato inaspettatamente in rialzo sulle scorte di benzina aveva avuto l’effetto di originare alcune pressioni di vendita nel comparto, diluitesi poi nel finale. La situazione geopolitica e le attese di un’intensa attivita’ di uragano nell’area del Golfo del Messico stanno trainando al rialzo il comparto.
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Sugli altri mercati, sul valutario, l’euro e’ in rialzo rispetto al dollaro a quota $1.2820. L’oro cede $1.30 a $675 l’oncia. In rialzo i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 5.153%.