New York – Come prevedibile la seduta e’ scandita dalla reazione del mercato alla pubblicazione dell’ultimo report chiave sull’occupazione. L’azionario statunitense accoglie con favore la flessione del tasso di disoccupazione al 7,8%, ma pur sempre nella consapevolezza che ci vorra’ ben altro per ritoranre alla crescita che la maggiore economia al mondo aveva abituato prima di rimanere intrappolata nella morsa rappresentata da crisi finanziaria e del debito.
L’S&P 500 fa +0,27%, il Nasdaq guadagna lo 0,4%, il Doe Jones lo 0,49%. La campagna elettorale di Obama potra’ prendere slancio dai dati pubblicati oggi sul mercato del lavoro. Se analizzato per bene, tuttavia, il report occupazionale ha anche ombre e non solo luci. Il numero di persone che ha rinunciato a cercare lavoro e’ infatti cresciuto di pari passo con il numero di assunzioni. E la somma del numero di disoccupati e sotto occupati, ovvero quelli che vorrebbero avere un impiego full-time, ma che non viene loro concesso, e’ salita ancora a 26,2 milioni dai 25,8 milioni di agosto.
In settembre gli Stati Uniti hanno creato 114 mila posti di lavoro, poco sotto le stime (che erano per 115 mila secondo gli analisti interpellati da Bloomberg e 120 mila per Briefing). Quanto al tasso le previsioni erano per un incremento all’8,2% dall’8,1%.
In un contesto di debolezza dell’economia globale, resta estremamente incerta la situazione in Spagna e Grecia. Il vice ministro delle Finanze di Madrid ha precisato che tutto resta ancora da decidere sul piano di aiuti al paese, che invece fino a qualche giorno fa sembrava imminente. Ciononostante l’attenzione a New York e’ tutta concentrata sul report governativo Usa.
I dati per ora sono interpretati positivamente e l’indice S&P e’ ben impostato per chiudere la prima settimana in positivo delle ultime tre. “L’economia si sta sistemando”, dice a Bloomberg Ethan Harris, numero uno della squadra di global economics research di Bank of America. “Un incremento di circa 100 mila posti di lavoro e’ sufficiente ad assorbire la poplazione di nuovi lavoratori”.
La Federal Reserve ha annunciato che adottera’ nuove misure straordinarie di rilancio dell’economia in risposta a un mercato del lavoro ancora estramemente fiacco. I titoli azionari e gli altri asset rischiosi hanno registrato performance positive dopo l’esito deludente dei dati del lavoro, proprio per via delle attese di un nuovo piano di allentamento monetario. Ma secondo gli analisti questo non si sarebbe ripetuto nemmeno nel caso di un dato deludente.
Uno dei membri votanti del comitato di politica monetaria Usa dall’anno prossimo, il presidente della Fed di Chicago Charles Posser, si e’ spinto fino ad affermare che la banca centrale agira’ fino a quando il tasso di disoccupazione non scendera’ a livelli del 5-6%.
Sul fronte societario, Applied Materials, il maggiore gruppo di apparecchiature per chip, ha annunciato il taglio al personale di 900-1.300 posizioni, ovvero il 6-9% della sua forza lavoro mondiale.
In ambito valutario, l’euro in flessione sul dollaro a $1,3012 (-0,1%).
cambio dollaro/yen -0,01% a JPY 78,46; euro/yen -0,09% a JPY 102,06.
Riguardo alle materie prime, i futures sul petrolio cedono -0,77% a $91 al barile, mentre le quotazioni dell’oro lasciano sul campo lo 0,27% a $1.791,70 l’oncia.