New York – Wall Street estende i pesanti cali di ieri, con le preoccupazioni circa il fiscal cliff alle porte che sono alimentate dall’esito dell’Election Day. Il Congresso spaccato in due rendera’ difficile l’intesa.
A chiusura delle contrattazioni, il Dow Jones ha lasciato sul terreno 120,95 punti (lo 0,94%) a 12.811,7; lo S&P 500 ha perso 16,99 punti (l’1,22%) a 1.377,54; e il Nasdaq ne ha persi 41,71 (l’1,42%) a 2.895,58 .
Dal fronte economico, buoni i dati sulle richieste iniziali dei sussidi di disoccupazione, scese piu’ del previsto nell’ultima settimana. Le domande sono calate di 8 mila unita’ a quota 355 mila nel periodo terminato il 3 novembre. Tuttavia non va dimenticato che sulle cifre hanno avuto un impatto positivo le difficolta’ di presentare domanda di una parte della popolazione ostacolata dall’arrivo dell’Uragano Sandy.
Un occhio degli operatori di Wall Street e’ rivolto anche alle decisioni sui tassi annunciate dalla Bce e dalla Bank of England, che hanno deciso di mantenere lo status quo sul costo del denaro, fermo in entrambi i casi ai minimi storici dello 0,75% e 0,5%.
Dall’ufficializzazione dell’esito del voto alle presidenziali Usa a pesare sui mercati, in generale, sono i timori sul precipizio fiscale, che gli analisti vedono come una grande incognita, e le sfide che il presidente rieletto Barack Obama dovrà affrontare, in un Congresso spaccato tra democratici e repubblicani.
In ambito valutario, l’euro -0,17%, a $1,2748. Rapporto dollaro/yen -0,17% a JPY 79,85. Euro/yen -0,33% a JPY 101,81.
Riguardo alle materie prime, i commodities, i futures sul petrolio +0,49% a $84,85 al barile, mentre le quotazioni dell’oro fanno -0,02% a $1.713,70 l’oncia. Quanto ai Treasuries, i rendimenti sul decennale scendono di 0,4 punti base all’1,68%.