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WALL STREET: BUON AVVIO GRAZIE A BUFFET E GM

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Avvio di sessione in buon progresso per l’azionario americano. Grazie ad alcune trimestrali societarie e alla proposta di finanziamento di Buffett alle societa’ “bond insurer” i listini si spingono al rialzo fin dai minuti iniziali. Il Dow Jones guadagna lo 0.50% a 12300, l’S&P500 lo 0.55% a 1346, il Nasdaq sale dello 0.57% a 2333.

Ad offrire una spinta ai contratti negli ultimi minuti e’ stata l’offerta del miliardario Warren Buffett alle tre principali societa’ assicuratrici di emissioni obbligazionarie (ANK, MBI e FGIC), relativa al finanziamento del debito sui bond municipali delle societa’ per un totale di $800 miliardi. I titoli del comparto sono schizzati al rialzo, ma non e’ ancora chiaro se l’affare andra’ in porto o meno: l’offerta infatti non prevede la copertura del debito legata ai CDO o ad altri veicoli d’investimento a maggior rischio.

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Il sentiment ottimistico del pre-market trova supporto anche negli ultimi numeri trimestrali diffusi dal colosso dell’auto General Motors (GM). L’azienda ha battuto le stime degli analisti sui risultati dell’esercizio dell’ultimo trimestre, e raggiunto un accordo con il sindacato dei lavoratori: negli scorsi mesi le trattative sui piani pensionistici dei dipendenti avevano sempre rappresentato un elemento di forte incertezza per il futuro del gruppo. La notizia sta avendo un effetto positivo anche sui titoli delle rivali Ford (F) e Daimler (DAI).

Tra le altre societa’, Schering-Plough (SGP) ha riportato una perdita di $3 miliardi nell’ultimo trimestre ma ha battuto ugualmente le stime del mercato. Nel settore finanziario, Credit Suisse (CS) ha riportato un calo del 72% dei profitti, a causa delle svalutazioni legate al credit crunch, rivelatesi comunque inferiori rispetto alle precedenti stime. La banca potrebbe non essere in grado di completare il programma di buyback entro quest’anno.

“Il mercato e’ in cerca di stabilita’, probabilmente l’opionione piu’ comune adesso e’ che il peggio della crisi del credito sia ormai alle spalle” afferma Peter Cardillo, chief market economist di Avalon Partners in New York.

Sugli altri mercati, in calo il petrolio. Nei primi minuti i futures con consegna marzo segnano un ribasso di $0.94 a $92.65 al barile. Sul valutario, in progresso l’euro sul dollaro a 1.4597. L’oro e’ in ribasso di $4.60 a $922.10 all’oncia. In calo i Titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 3.69%.

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