La seduta delle borse americane si e’ chiusa con una picchiata dell’indice Dow Jones che ha quasi annichilito i guadagni di ieri. Il tabellone elettronico del Nasdaq ha resistito meglio ai realizzi di profitto e contiene la cessione attorno al 3%.
Il Nasdaq ha chiuso a 2.796,50 (3,23%), il Dow Jones ha chiuso a 10.664,38 (-2,15%), l’ S&P 500 a 1.351,46 (-1,82%) e il Russell 2000 a 463,54 (-1,62%).
A dare la stura agli ordini di vendita, sin dall’inizo delle contrattazioni, il ‘profit warning’ di Apple: la societa’ di Cupertino si prepara ad affrontare il primo trimestre del 2001 con vendite drasticamente ridotte rispetto alle stime e al posto di un modesto utile sara’ costretta a iscrivere a bilancio una perdita di oltre $200 milioni.
E’ la prima volta da quando Steve Jobs, il carismatico creatore dei ‘computer della mela’, e’ tornato al vertice della societa’ che un bilancio si chiude in rosso.
L’annuncio di Apple ha confermato cosi’ le avvisaglie di crisi nel settore dei personal computer, una situazione a cui non sfuggono neanche i prodotti che hanno puntato sull’innovazione del design per conquistare un pubblico di nicchia, come nel caso dell’iMac.
Le grigie prospettive nel settore hanno avuto impatto immediato sui giganti: IBM e Hewlett-Packard, che pure non vivono certo di personal computer, sono entrate in forte ribasso, come pure il leader mondiale, Compaq Computer, contribuendo con tutto il loro peso alla cessione dell’indice delle Blue Chip.
Il dato relativo all’incremento della produttivita’, rivisto per il terzo trimestre al 3,3%, e’ fornito – qualora ve ne fosse ancora bisogno – un’altra evidenza sul rallentamento dell’economia americana.
La situazione sull’indice Dow Jones e’ quindi peggiorata sensibilmente – senza possibilita’ di recupero finale – dopo che Bank America Corp. ha dovuto ammettere che le previsioni di bilancio non saranno rispettate.
I titoli finanziari ne hanno fatto le spese, imboccando la strada dei ribassi come se l’apertura verso una riduzione del costo del denaro, fatta ieri dal presidente della Federal Reserve, fosse stata solo un miraggio.
A cancellare ‘l’effetto Greenspan’ hanno contribuito anche i molti interpreti del pensiero del venerato presidente della Fed: la riduzione dei tassi ci sara’ – confermano gli analisti – ma non subito, bisognera’ aspettare sino al gennaio del prossimo anno.
Chi si fosse lasciato sedurre dalla prospettiva di un taglio ai tassi d’interesse gia’ dal prossimo 19 dicembre, quando si riunira’ il comitato della Fed competente in tema di politica monetaria, ha probabilmente da rifare i propri conti.
Sul fronte politico, una sentenza federale favorevole ai democratici e il tentativo di annullare 15.000 voti – i due terzi dei quali a favore del candidato repubblicano – hanno aumentato la confusione sull’esito di queste tormentate elezioni presidenziali.
L’incertezza e’ poi aggravata dal fatto che domani si apre l’udienza chiave dello scontro, quella innanzi ai giudici della Corte suprema della Florida.
Per una copertura completa vedi ELEZIONI USA:
SPECIALE WALL STREET ITALIA .
In uno scenario sul quale molte nubi sono tornate ad addensarsi, il tabellone elettronico del Nasdaq ha offerto – secondo molti operatori – prova di eccezionale resistenza.
Questo e’ particolarmente vero se si considera che ieri l’indice telematico, con un rialzo superiore al 10%, ha registrato la miglior performance dei suoi 29 anni di storia e quindi rischiava di essere particolarmente sensibile a brusche scosse di assestamento. La cessione di oggi e’ stata invece contenuta attorno al 3%, lasciando intatti circa i 2/3 dei guadagni di ieri.
Tra i principali titoli in movimento quest’oggi a Wall Street:
Nel settore informatico, Apple Computer Inc. (AAPL) ha annunciato che utili e vendite relativi al primo trimestre dell’anno fiscale 2001 saranno inferiori a quanto anticipato dai principali analisti di Wall Street. Il titolo ha perso oltre il 16%.
(Vedi Utili: Apple, il primo smacco di Steven Jobs e Borsa: Apple brucia il 14% dopo ‘profit warning’)
Nello stesso settore, il profit warning di Apple ha trascinato in ribasso tutto il comparto, dove International Business Machines (IBM) ha perso il 6,5%, Hewlett-Packard (HWP) quasi l’ 8% e Compaq Computer (CPQ) oltre il 19%.
Nel settore delle tecnologie per l’archiviazione dati, EMC Corp. (EMC), una delle societa’ leader del comparto, ha chiuso la giornata praticamente invariato dopo aver annunciato di attendersi per il quarto trimestre un rialzo degli utili del 38%.
(Vedi Utili: Emc prevede rialzo del 38%)
Nel settore editoriale, Dow Jones & Co. (DJ), la societa’ che pubblica il quotidiano finanziario ‘The Wall Street Journal’, ha fatto sapere questa mattina di attendersi per il quarto trimestre un utile compreso tra 83 e 86 centesimi per azione, al di sotto dei 92 centesimi previsti dagli analisti di First Call/Thomson Financial. Il titolo ha perso quasi l’ 11,5%.
(Vedi Utili: ‘profit warning’ di Dow Jones)
Nel settore Internet, Yahoo! Inc. (YHOO) ha perso oltre il 13% dopo che Henry Blodget, analista di punta di Merrill Lynch & Co., ha rivisto in negativo le stime sui dati di bilancio del piu’ grande portale Internet americano per il primo trimestre 2001.
(Vedi Borsa: Yahoo perde 7% su stime Merrill Lynch)
Nello settore delle telecomunicazioni, Motorola (MOT) ha offerto una commessa da oltre $1 miliardo alla canadese Celestica (CLS) per la produzione nei prossimi 3 anni di telefoni cellulari, pager e radio ricetrasmittenti. Il titolo MOT ha perso quasi il 7%, mentre Celestica ha guadagnato oltre il 5,5%.
(Vedi Tlc: Motorola delega produzione a Celestica)
Nello stesso settore, la divisione Broadband di AT&T Corp. (T) sta cercando di disfarsi di alcuni sistemi di TV via cavo recentemente acquistati; lo rivela il Wall Street Journal di oggi. Il titolo AT&T ha guadagnato l’ 1,5%.
(Vedi AT&T cerca acquirenti per tv via cavo)
Nel settore Internet, Michael Eisner, presidente e amministratore delegato di Walt Disney Co. (DIS), sta cercando di espandere all’estero l’impero di Topolino, puntando prevalentemente sul settore Internet. Il titolo ha guadagnato quasi il 3,5%.
(Vedi Internet: Topolino punta all’estero)
Nel settore finanziario, Bank of America Corp. (BAC) ha rivisto in negativo le stime sugli utili relativi al quarto trimestre a causa dei problemi registrati nel settore dei prestiti. E’ la seconda volta in un mese che la prima banca americana ritocca le sue previsioni. Il titolo ha perso quasi il 5,5%.
(Vedi Utili: Bank of America prevede di non farcela)
Nel settore Internet, DrKoop.com (KOOP), uno dei titoli del comparto che si era apprezzato di piu’, fino a toccare rialzi superiori al 300% dopo l’IPO, ha segnato oggi un ribasso superiore al 17,5%, al di sotto della soglia minima necessaria per mantenere la quotazione.
(Vedi Internet: DrKoop.com crolla sotto $1)
Nel settore della grande distribuzione, Home Depot (HD) ha guadagnato oltre il 3%. La societa’ ha fatto sapere ieri dopo la chiusura di borsa di aver nominato come suo presidente e amministratore delegato Robert Nardelli, gia’ amministratore delegato di una divisione di General Electric (GE); Nardelli sostituisce Arthur Blank, che diventa co-presidente della societa’ assieme al al co-fondatore Bernard Marcus. UBS Warburg inoltre ha aumentato il rating di HD da “Buy” a “Strong Buy”. Il titolo GE ha perso lo 0,5%.
Nel settore delle telecomunicazioni, Juniper Networks (JNPR) ha perso quasi il 10%. La societa’ ha fatto sapere che collaborera’ con la svedese Ericsson (ERICY), che ha perso oggi quasi il 2,75%, per lo sviluppo della tecnologia per i telefonini di terza generazione.
Nel settore dell’abbigliamento, J.W. Nordstrom (JWN) ha annunciato un calo delle vendite in novembre dello 0,6%. Il titolo ha perso lo 0,75%.
Nel settore finanziario, l’agenzia di rating Standard & Poor’s ha deciso di eliminare dall’indice S&P 500 altre tre societa’ della vecchia economia: Polaroid (PLD), che ha perso quasi lo 0,5%, Springs Industries (SMI), che ha perso quasi l’ 8% e Russell (RML), che ha perso oltre il 7,5%.
Ecco di seguito la lista dei 10 titoli piu’ scambiati
al New York Stock Exchange (dati non ufficiali di chiusura) con
rispettivi volumi, prezzi e variazioni percentuali (verificare chiusure
definitive cliccando sul simbolo dei singoli titoli):
SIMBOLO |
SOCIETA’ |
VOLUME |
PREZZO (in $) |
VARIAZIONE (in punti) |
VARIAZIONE (percentuale) |
Lucent Technologies |
27,600,600 |
15.250 |
-1.563 |
-9.29% |
|
Nokia |
24,883,100 |
51.750 |
+0.375 |
+0.73% |
|
Compaq Computer |
22,483,300 |
19.840 |
-4.560 |
-18.69% |
|
America Online |
14,325,700 |
44.410 |
+0.330 |
+0.75% |
|
Motorola |
20,199,900 |
17.750 |
-1.250 |
-6.58% |
|
Citigroup |
20,235,600 |
49.938 |
-0.813 |
-1.60% |
|
AT&T |
18,109,300 |
20.625 |
+0.250 |
+1.23% |
|
Nortel Networks |
17,926,200 |
40.313 |
-0.313 |
-0.77% |
|
Chase Manhattan |
17,197,700 |
40.063 |
-1.250 |
-3.03% |
|
Bank of America |
15,977,500 |
38.750 |
-2.438 |
-5.92% |
Ecco di seguito la lista dei 10 titoli piu’ scambiati
al Nasdaq (dati non ufficiali di chiusura) con rispettivi volumi,
prezzi e variazioni percentuali (verificare chiusure definitive cliccando
sul simbolo dei singoli titoli):
SIMBOLO |
SOCIETA’ |
VOLUME |
PREZZO (in $) |
VARIAZIONE (in punti) |
VARIAZIONE (percentuale) |
Intel |
92,354,300 |
32.063 |
-3.938 |
-10.94% |
|
Cisco Systems |
66,953,600 |
51.875 |
-0.250 |
-0.48% |
|
WorldCom |
55,891,400 |
15.125 |
+0.438 |
+2.98% |
|
Dell Computer |
50,846,300 |
17.813 |
-2.438 |
-12.04% |
|
Sun Microsystems |
45,027,200 |
44.563 |
-1.313 |
-2.86% |
|
Microsoft |
41,693,200 |
56.938 |
-2.938 |
-4.91% |
|
Oracle |
39,346,300 |
30.438 |
-1.063 |
-3.37% |
|
QUALCOMM |
33,239,200 |
99.750 |
+0.125 |
+0.13% |
|
JDS Uniphase |
28,582,300 |
65.813 |
-2.313 |
-3.39% |
|
Juniper Networks |
26,307,600 |
142.000 |
-14.000 |
-8.97% |