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Wall Street chiude in calo, i livelli di supporto dello S&P

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New York (WSI) – Chiusura negativa per la Borsa Usa, complice una serie di dati macroeconomici positivi, che alimentano l’idea dell’adozione di una politica monetaria più restrittiva da parte della Fed. L’S&P 500 ha lasciato sul terreno lo 0,19% a 1.849 punti, il Dow Jones ha ceduto lo 0,06% a 16.256 punti, il Nasdaq ha perso lo 0,54% a 4.150 punti.

L’oro è sceso per la prima volta da metà del mese scorso sotto quota 1.300 dollari: il metallo giallo ha lasciato sul terreno 8,70 dollari, lo 0,6%, a quota 1.294,70 dollari l’oncia. Il petrolio ha invece aggiunto 1,02 dollari, l’1%, a quota 101,28 dollari al barile. In calo di un punto base i rendimenti dei T-bond a 10 anni a 2,6%.

L’analisi tecnica suggerisce di prestare attenzione per lo S&P 500 al supporto di 1840,880 e alla resistenza a 1864,240.

Resa nota l’ultima revisione del Pil Usa del quarto trimestre. La crescita è stata superiore a quanto inizialmente reso noto, con una revisione al rialzo a +2,6% da +2,4%, leggermente inferiori alle stime degli analisti. Balzo componente spese consumatori al ritmo più alto in tre anni.

Meglio delle attese le richieste iniziali dei sussidi di disoccupazione, che si sono attestate al minimo in quattro mesi, scendendo -10.000 a 311.000. Sul fronte immobiliare, i compromessi per l’acquisto di case esistenti negli Stati Uniti sono scesi dello 0,8% a 93,9 punti a febbraio. Lo segnala l’associazione di settore Nar secondo cui il dato e’ peggiore delle attese degli analisti che puntavano su un progresso dello 0,2% dopo sette mesi di declino.

Intanto, nel quarto trimestre frenano gli utili societari saliti solo del 2% dal 2,4% del terzo trimestre e a fronte del 3,5% del secondo.

Occhio a Citigroup, che non ha passato gli stress test della Fed, e che si è vista quindi rifiutare il piano per il proprio capitale. Secondo la Federal Reserve, la banca americana non ha compiuto progressi sufficienti nel migliorare la gestione del rischio e le attività di controllo. Titolo sotto pressione, cede -6% circa.

JP Morgan piatto (+0,03%) circa dopo aver proposto l’aumento del dividendo trimestrale da 38 a 40 centesimi per azione e un piano di buyback del valore di $6,5 miliardi.

In generale, le banche americane hanno annunciato dividendi per un ammontare superiore ai $60 miliardi e operazioni di buyback, dopo che la Fed ha approvato i piani di 25 su 30 istituti nei suoi stress test annuali.

Tra i titoli, in calo King Digital, produttore del popolare videogame “Candy Crush Saga), dopo il crollo superiore a -15% nel giorno del suo sbarco a Wall Street. La sua Ipo, stando ai dati di Renaissance Capital, è stata la paggiore dell’anno. Il titolo, offerto a un prezzo di collocamento di $22,50, ha chiuso a $19.

Facebook in ripresa oltre $60, dopo che le quotazioni hanno riportato la perdita peggiore dal settembre del 2012, scivolando -6,9%, dopo la notizia dell’acquisizione di Oculus per $2 miliardi.

In ambito valutario, l’euro -0,14% a $1,3762; dollaro/yen +0,21% a JPY 102,24. Euro/yen +0,02% a JPY 140,67.

Sul fronte delle commodities, i futures sul petrolio +1,84% a $101,02, oro -1,33% a $1.293,90 l’oncia.