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Wall Street chiude in lieve aumento, una giornata ricca di dati macro

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NEW YORK (WSI) – Chiude in lieve aumento la prima seduta di giugno di Wall Street. La sedutaè stata dominata dalla pubblicazione di una serie macro in chiaroscuro. Per il momento comunque restano invariate le attese del mercato in merito a un possibile rialzo dei tassi da parte della Federal Reserve: stando ai future sui fed funds, c’e’ una probabilita’ del 23% di una stretta alla riunione di settembre, percentuale invariata rispetto a venerdi’, quando c’e’ stata la revisione in negativo del Pil Usa del primo trimestre (-0,7%). Per dicembre si vede una chance del 57% contro il 57,4% di venerdi’.

Intorno alle 17 italiane, il Dow segna un aumento dello 0,21% a 18.049 punti, il Nasdaq fa +0,14% a 5.077 punti mentre lo S&P 500 cresce dello 0,17% a 2.111 punti.

Gli investitori rialzisti prendono ispirazione dai rialzi visti in Asia dopo che gli ultimi dati macro deboli in Cina hanno alimentato le speranze di nuove misure di stimolo monetario.

Allo stesso tempo l’avvicinarsi della scadenza del debito dovuto dalla Grecia all’Fmi minaccia di rendere particolarmente tesa e volatile la seduta e la settimana in generale sui mercati finanziari.

Tornando ai dati macro, in Usa, i redditi personali sono cresciuti dello 0,4% contro stime per un +0,3% ad aprile ma le spese al consumo sono rimaste invariate rispetto al mese precedente contro le previsioni degli analisti per un aumento dello 0,2%. Salgono oltre le attese le spesa per costruzioni ad aprile in salita del 2,2% rispetto a marzo, oltre le stime degli analisti, che invece avevano messo in conto un rialzo dello 0,9%. E’ stato inoltre rivisto il dato di marzo, quando la spesa per costruzioni e’ aumentata dello 0,5%, anziché scivolare dello 0,6%.

Meglio delle proiezioni anche l’indice Ism manifatturiero in crescita a maggio a 52,8 punti da 51,5 in aprile contro le attese degli analisti che si attendevano un rialzo piu’ modesto a quota 51,8 punti. Nel mese la componente che misura i prezzi e’ salita a 49,5 punti da 40,5 mentre la componente dell’occupazione e’ passata dai 48,3 punti di aprile ai 51,7 di maggio.

Per gli Stati Uniti si apre una settimana ricca dal punto di vista macroeconomico: l’appuntamento cruciale sara’ venerdi’ con il rapporto sull’occupazione di maggio ma altri spunti aiuteranno a capire se l’economia americana si sta riprendendo in modo soft dopo un primo trimestre in contrazione.

A livello societario, Intel ha annunciato l’accordo per acquisire Altera in una mossa da circa 16,7 miliardi di dollari. Microsoft ha detto che il sistema operativo Windows 10 verrà commercializzato il 29 luglio prossimo.

Apple ha depositato presso la Securities and Exchange Commission un documento per un potenziale collocamento di bond in yen con scadenza al 2020. General Electric ha iniziato il processo di vendita della divisione Usa specializzata in prestiti commerciali, segno di come la conglomerata voglia concentrarsi sulla sua anima industriale.

Sul valutario, euro ancora sotto pressione. Per gli analisti di Credit Suisse potrebbe scendere ancora. Il consiglio è andare ‘short’. La moneta unica ritraccia -0,58% a quota $1,0923. Dollaro/yen -0,06% a JPY 124,05. Euro/franco svizzero -0,03% a CHF 1,0327.

Tra le materie prime, i futures sul mercato Wti -1,09% a $59,64 al barile; Brent -1,16% a $64,80. Oro -0,27% a $1.186,60, argento -0,40% a $16,64.

(DaC-MT)