NEW YORK (WSI) – Partiti all’insegna dell’incertezza Wall Street allunga il passo, chiudendo in positivo. Gli acquisti sono alimentati dal rimbalzo del greggio nonostante l’aumento delle scorte settimanali Usa. Nel finale, il Dow segna un aumento dello 0,47% a 16.330 punti, lo S&P 500 guadagna lo 0,50% a 1.952 punti mentre il Nasdaq sale dello 0,83% a 4.796 punti.
Attenzione sulle nuove richieste settimanali di sussidi di disoccupazione sono scese come previsto mantenendosi sotto la soglia delle 300.000 unita’ per il 27esimo mese di fila, la sequenza temporale piu’ lunga da oltre 40 anni.
I prezzi alle importazioni ad agosto tuttavia hanno subito la maggiore contrazione annuale (-11,4%) dal settembre 2008 e 2009, colpa del crollo dei prezzi del greggio. Tutto cio’ si verifica dopo che le piazze asiatiche hanno finito in ribasso sia in Giappone (-2,5%) sia in Cina (-1,5%): l’entusiasmo di ieri legato alle speranze per il lancio di nuove misure di stimolo oggi nei due Paesi e’ stato spento da dati macroeconomici deludenti. I
Focus anche sulla Bank of England, che ha lasciato i tassi invariati allo 0,50%, ma che ha anche segnalato l’intenzione di essere prossima ad alzarli. Bank of America, inoltre, ha rivisto al ribasso le stime sullo S&P 500.
Focus sulla reazione del titolo Apple, dopo l’annuncio dei suoi nuovi prodotti arrivato ieri, con il grande evento a San Francisco. Il titolo segna +2,2%.
Tra le materie prime, per la prima volta dopo tre sedute in calo, futures sul petrolio al New York Mercantile Exchange ha chiuso in rally una giornata iniziata in pesante calo. Il contratto a ottobre ha registrato un incremento di 1,77 dollari, il 4%, a quota 45,92 dollari al barile. La performance c’e’ stata nonostante un aumento superiore alle stime delle scorte settimanali di petrolio in Usa.
Il focus degli investitori si e’ concentrato sul calo della produzione americana, di cui ieri Energy Information Administration ha tagliato le stime, e sulla buona domanda di carburanti. Le scorte di benzina sono inoltre salite solo della meta’ rispetto al previsto. Per il petrolio la seduta sui mercati asiatici era iniziata in forte calo a causa di una flessione (la 42esima di fila) di quasi il 6% dei prezzi alla produzione di agosto in Cina. Inoltre le vendite di auto nella seconda economia al mondo sono scese del 3% il mese scorso, il quinto mese consecutivo di ribassi.
Oro +0,38% a $1.106,20, argento +0,75% a $14,69.
Sul valutario, l’euro -0,14% a $1,1191; dollaro/yen +0,60% a JPY 121,22; euro/yen +0,43% a JPY 135,62. Euro/franco svizzero +0,03% a CHF 1,0936. Euro/sterlina -0,40% a GBP 0,7263.