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Wall Street chiude in rialzo, per S&P migliore settimana in due mesi

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NEW YORK (WSI) – Wall Street chiude la terza seduta di fila in territorio positiva. Ad alimentare il mini-rally le parole della Federal Reserve che si è detta “paziente” nell’alzare i tassi, ma anche il rimbalzo delle quotazioni petrolifere. L’azionario americano archivia la migliore settimana da ottobre. Quella precedente era stata la peggiore ottava del 2014 e la prima in calo dopo sette in rialzo.

Il Dow Jones sale di 27 punti, lo 0,15%, a quota 17.805. L’S&P 500 aumenta di 10 punti, lo 0,47%, a quota 2.071 punti. Il Nasdaq segna un +17 punti, lo 0,35%, a quota 4.765 punti.

Sul fronte della materie prime, a New York i futures sul contratto WTI ha finito in rialzo del 4,4% a 56,52 dollari al barile. Fermo l’oro a 1,194 dollari all’oncia.

L’indice azionario globale benchmark, MSCI All-Country World Index ha riportato il guadagno settimanale più forte dalla fine di ottobre, complice l’impegno della Fed a essere paziente nella sua decisione di alzare i tassi sui fed funds. “L’avversione al rischio è finalmente scesa, e dalle banche centrali arriva sicuramente un sostegno – ha commentato in un’intervista rilasciata a Bloomberg Alessandro Bee, strategist presso Bank J Safra Sarasin AK, da Zurigo – Abbiamo quelle banche centrali che sono pronte ad adottare nuove politiche monetarie espansive, come la Bce e la Bank of Japan; abbiamo la Fed, che non ha fretta di alzare i tassi. Ma questo scenario è già scontato, così come quello di un rafforzamento dell’economia Usa. Di conseguenza i mercati americani, dopo i forti rialzi, potrebbero essere vulnerabili”.

Sul valutario l’euro -0,15% a $1,2267; dollaro/yen +0,43% a JPY 119,33; euro/yen +0,24% a JPY 146,32.

Il mercato del reddito fisso si sta stabilizzando dopo la peggiore due giorni di sell-off dal novembre 2013. Secondo alcuni trader, i recenti cali sono stati dettati dalle prese di beneficio legate a riposizionamenti di fine anno. Il decennale vede rendimenti – che si muovono inversamente ai prezzi – in lieve calo al 2,1864%. A inizio anno si trovavano al 3%, livello che per alcuni investitori non verra’ raggiunto nel 2015.

A livello societario, Nike soffre nonostante utili trimestrali in crescita. A pesare è il calo di ordini futuri e il limitato aumento dei margini.

BlackBerry ha pubblicato ricavi trimestrali sotto le stime ma la perdita si e’ ridotta. Il titolo del produttore canadese di smartphone segna un -6,5%.

Madison Square Garden (+3,62%), che a ottobre aveva comunicato l’intenzione di esplorare lo scorporo delle sue attivita’ di intrattenimento da quelle di media e sport, ha detto che sta considerando un break up ulteriore..

(Lna-mt)