NEW YORK (WSI) – Tornano i buy a Wall Street. Nonostante la delusione del dato sui consumi di gennaio e quello sui sussidi, la Borsa Usa si lascia alle spalle una seduta all’insegna dei rialzi grazie ad alcune trimestrali come quella di Goodyear Tire & Rubber (+11%) e la ripresa delle fusioni e acquisizioni con l’accordo da 45,2 miliardi di dollari fra Time Warner Cable (+7%) e Comcast.
In chiusura, il Dow Jones sale dello 0,41% a 16.025 punti, il Nasdaq cresce dello 0,95% a 4.224 punti e lo S&P 500 aggiunge lo 0,59% a 1.830 punti. Il petrolio ha chiuso in lieve ribasso: il contratto con scadenza a marzo e’ sceso di 2 centesimi a 100,35 dollari il barile.
Nel frattempo, i titoli di Stato americani chiudono in rally con rendimenti in ribasso al 2,73% per il titolo decennale, benchmark del settore, e al 3,68% per il titolo trentennale. Oggi, il Tesoro ha collocato 16 miliardi di dollari in titoli a 30 anni con un rendimento del 3,69%, minore delle attese. L’asta ha registrato una domanda modesta. Sui mercati valutari, l’euro avanza a 1,3674 dollari e il biglietto verde arretra a 102,27 yen.
E’ stata intanto posticipata a data da destinarsi per via della tempesta di neve che sta colpendo la costa Est degli Stati Uniti, la testimonianza che Janet Yellen, numero uno della Federal Reserve, avrebbe dovuto tenere oggi alla commissione bancaria del Senato. L’ondata di maltempo che sta mettendo in ginocchio il sud e la costa Est degli Stati Uniti ha provocando almeno 12 morti, quasi tutti in incidenti stradali, e la cancellazione di oltre 3.300 voli. La situazione più drammatica a causa della neve del ghiaccio è quella della North Carolina, dove sull’autostrada si è creato un immenso ingorgo, con migliaia di persone intrappolate e centinaia di auto abbandonate in mezzo delle carreggiate.
Tornando ai dati macro, le vendite al dettaglio negli Stati Uniti sono calate in gennaio dello 0,4%, una flessione nettamente superiore a quella dello 0,1% attesa dagli analisti. Al netto della componente auto, l’indice è invece risultato invariato rispetto al mese precedente. Il governo ha rivisto significativamente al ribasso il dato di dicembre, dal +0,2% riportato in origine al -0,1% definitivo. Ad influenzare il dato, l’andamento rigido delle temperature. Secondo gli analisti le temperature polari che hanno caratterizzato il mese dicembre hanno già mostrato gli effetti negativi sui dati macro pubblicati finora. “Con le temperature di gennaio che nella media sono state di tre gradi più fredde rispetto alla media – dicono gli analisti – l’attività economica continuerà a mostrare segni di debolezza”.
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Notizie negative sono arrivate anche dalle richieste settimanali dei sussidi di disoccupazione che, nella settimana terminata, l’8 febbraio sono aumentate di 8mila unitè a quota 339mila. Il dato è superiore alle attese degli analisti che si aspettavano 330mila richieste. Le richieste continue al 1 febbraio risultano in cao di 18mila unita’ a 2.953.000. La media mobile a quattro settimane è aumentata di 250 unita’ a 334mila unita’.
A livello societario, gli occhi degli investitori sono puntati sull’intesa tra Comcast e Time Warner che se confermata dalle autorità di antitrust creerebbe la più grande società media in America. Attenzione rivolta alle operazioni di M&A. Comcast, che guadagna il 2,5% dopo l’intesa da 42,5 miliardi con Time Warner, pare avere anche altri piani ambiziosi.
Come effetto della fusione, gli invesitori in Time Warner Cable riceveranno 2.875 di nuove azioni Comcast per ognuna delle azioni in loro possesso. Se si prende come punto di partenza il prezzo di chiusura di Comcast ieri, l’intesa valiuta ogni titolo Time Warner Cable $158,82 per azione.