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Wall Street chiude in rosso, molto nervosismo globale

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NEW YORK (WSI) – Wall Street chiude in rosso ma sopra i minimi di giornata con gli investitori cauti e i mercati globali focalizzati sulla protesta scoppiata a Hong Kong, la piu’ seria protesta da decenni nel territorio “autonomo” della Cina, ormai occidentalizzato come economia ma non come controllo politico. Quella che e’ da qualche giorno conosciuta come la “rivoluzione degli ombrelli” (cosi’ gli studenti si proteggono da idranti, spray irritanti e lacrimogeni della polizia) e’ paragonabile alle proteste di massa che sfociarono nel massacro di Piazza Tiananmen, il 5 giugno 1989. Il listino principale di Hong Kong ha ceduto -1,9%, scendendo al livello più basso da luglio.

Nel finale, il Dow Jones perde lo 0,25% a 17.071 punti, il Nasdaq flette dello 0,14% a 4.506 punti mentre lo S&P 500 segna una flessione dello 0,24% a 1.978 punti.

Gli investitori sono nervosi anche per via del dato sulla disoccupazione a settembre atteso per venerdi’ e la decisione sui tassi della Bce.

Il petrolio ha chiuso la seduta in aumento: il contratto con scadenza a novembre ha aggiunto 1,03 dollari a 94,57 dollari il barile. Nel frattempo, i titoli di Stato americani chiudono in rialzo con rendimenti in calo al 2,49% per il benchmark decennale e al 3,18% per il titolo trentennale. Sui mercati valutari, l’euro avanza a 1,2689 dollari mentre il biglietto verde guadagna terreno contro lo yen a quota 109,42.

I volumi sono piĂą consistenti della media e i principali protagonisti del mercato spiegano che molti trader sono tornati al lavoro dopo un periodo di vacanza.

“La gente è tornata dalle vacanze, la scuola è ripresa, e questo si vede sui volumi”, spiega Frank Davis, direttore vendite e trading di LEK Securities a New York, aggiungendo che “tutti parlano della rivolta di Hong Kong”.

[ARTICLEIMAGE] La Cina è alle prese con una delle più gravi sfide politiche dai tempi del massacro di piazza Tiananmen (5 giugno 1989) con migliaia di manifestanti a favore della democrazia in piazza da giorni.

Anche se la ricaduta economica della rivolta non è chiara, negli ultmi anni la crescita cinese è stata un importante driver dei guadagni dell’azionario globale, nonostante i dati più recenti abbiano messo in un luce una crescita che procede a un ritmo più lento. Un prolungamento delle rivolte di piazza potrebbe far aumentare i timori sulle prospettive

Venerdì gli indici di Wall Street hanno chiuso in rialzo ma il saldo settimanale è rimasto negativo con il Dow Jones che ha perso l’1%, l’S&P 500 l’1,4% e il Nasdaq l’1,5%. Si tratta della peggiore settimana per i principali indici da quella terminata l’1 agosto.

Negli Stati Uniti, buone notizie sono arrivate sul fronte dei consumi. Nel mese di agosto, complice l’aumento dei redditi, i consumatori americani hanno incrementato le spese dello 0,05% mensile dopo che a luglio erano rimaste ferme. La crescita nel mese di agosto è appena sopra la previsione di Reuters che puntava a un più modesto +0,4 per cento. I reddito personali sono aumentati dello 0,3 per cento, in linea con le previsioni.

Il dato conferma l’idea che l’economia degli Stati Uniti concluderà l’anno in rafforzamento, spingendo così la Federal Reserve ad aumentare i tassi di interesse il prossimo anno per tenere sotto controllo l’inflazione.

Nel frattempo, la National Association of Realtors (l’Associazione Agenti Immobiliari degli USA) ha comunicato oggi che il suo indice che misura l’andamento dei contratti di vendita di abitazioni già firmati ma non ancora conclusi è sceso ad agosto del’1% a 104,7 punti. Gli economisti avevano atteso un calo dello 0,2%.

L’appuntamento più atteso della settimana è tuttavia quello relativo ai dati sull’occupazione di venerdì, mentre sul fronte europeo giovedì si attende la riunione della Bce.

Tra le storie societarie, Dreamworks Animation Sgk balza sotto i riflettori del mercato dopo che fonti vicine alla situazione hanno confermato ieri che la giapponese Softbank è in trattative per acquisire la società nei cui studi di Hollywood sono nati celebri film d’animazione come Shrek e Madagascar.

Secondo The Hollywood Reporter, che ha anticipato la notizia, DreamWorks sarebbe stata valutata 3,4 miliardi dollari. La società tlc e media giapponese avrebbe avanzato un’offerta di 32 dollari per azioni, con un forte premio rispetto ai valori di chiusura di venerdì di 22,36 dollari.

Occhi puntati sul titolo di apple. Il titolo venerdì ha registrato un rimbalzo del 2,9% ma potrebbe cedere terreno oggi sulla scia della notizia, riportata dal Financial Times, secondo cui il colosso potrebbe essere accusato dall’Unione Europea in settimana su questioni legate alle tasse in Irlanda.

Yahoo ha confermato venerdì sera di avere ricevuto la lettera da parte dell’investitore attivista, Starboard Value, che invita la società ad esaminare la possibilità di una fusione con Aol.

Athlon Energy corre negli scambi preborsa dopo che Encana, primo produttore canadese di gas naturale, ha annunciato che comprerĂ  la societĂ  Usa per 5,93 miliardi di dollari escludendo il debito.

Da oggi sono scambiabili le opzioni sul titolo Alibaba Group Holding.

Commodities, valute, oro

Tra le commodities, i futures sul greggio (wti ny) con scadenza ad ottobre cedono lo 0,38% a quota 93,19 dollari al barile.

Sul valutario l’euro in lieve rialzo a 1,2701.

Tra i metalli preziosi, future sui prezzi oro (scadenza dicembre) piatti segnano +0,45% a 1.220,90 dollari l’oncia.