NEW YORK (WSI) – Terza seduta di fila col segno più per Wall Street, che chiude positiva sull’onda degli ultimi dati macroeconomici che hanno portato lo S&P 500 a segnare un nuovo record. A fine seduta, il Dow Jones aumenta dello 0,46% a 16.533 punti, il Nasdaq cresce dell’1,64% a 4.268 punti e lo S&P 500 sale dello 0,73% a 1.886 punti. Il petrolio ha terminato in rosso: i future con consegna a maggio hanno perso 1,84 dollari, l’1,8%, a 99,74 dollari il barile.
Nel frattempo, i titoli di Stato americani si avviano a chiudere negativi con rendimenti in aumento al 2,75% per il benchmark decennale e al 3,6% per il titolo trentennale. Sui mercati valutari, l’euro avanza a 1,3794 dollari mentre il biglietto verde guadagna terreno contro lo yen a quota 103,68.
Investitori rassicurati dalle parole del presidente della Fed Janet Yellen, che ha affermato che la banca centrale manterrà il suo “sostegno straordinario a favore dell’economia”.
Dal fronte macro, l’indice Ism manifatturiero è aumentato a marzo, rispetto a febbraio, da 53,2 a 53,7 punti. Gli economisti avevano previsto un aumento a 54 punti. Ricordiamo che un dato superiore a 50 punti indica una crescita, mentre un dato inferiore segnala una contrazione del settore manifatturiero statunitense. Sul fronte dell’analisi tecnica, importante per lo S&P 500 sarà il superamento della soglia a 1.880 punti. Al ribasso, importante supporto è a 1.840 punti.
Nel primo trimestre dell’anno, chiuso ieri, il Dow ha segnato un calo -0,7% (+0,8% mensile), analoga la perfomance del Nasdaq che su base mensile ha perso il 2,5%, segnando la peggiore performance da ottobre 2012. Mentre l’S&P 500 ha portato a casa un guadagno mensile dello 0,7% a fronte di un +1,3% trimestrale. Per l’indice benchmark americano si tratta del quinto trimestre di fila di rialzi.
Sul fronte societario, fari sui risultati dei gruppi automobilistici. Si parte da Chrysler: il colosso di Detroit, parte di Fiat Chrysler Automobiles (Fca), ha registrato a marzo un aumento delle immatricolazioni pari al 13% a 193.915 unità dalle 171.606 dello stesso periodo dell’anno scorso, facendo segnare il miglior marzo dal 2007 e il 48esimo mese consecutivo di aumenti delle vendite. Le vendite del marchio Fiat, sempre a marzo negli Usa, sono cresciute del 24%: è stato il miglior mese da quando il brand è tornato sul mercato americano nel 2011. Da segnalare che è stato il quarto mese consecutivo di rialzi su base annuale.
Marzo positivo anche per Ford Motor che ha visto crescere del 3% le immatricolazioni negli Stati Uniti a 244.167 unità dalle 236.160 dello stesso periodo dell’anno scorso. Come si legge nel comunicato della società , le vendite retail sono aumentate del 3% a 166.030 unità , il miglior marzo in otto anni.
Nuovi problemi per General Motors. Il colosso di Detroit, gĂ sotto forte pressione per i maxi richiami di auto, posticiperĂ la pubblicazione dei dati sulle immatricolazioni negli Stati Uniti in marzo a causa di un problema tecnico ai sistemi informatici che ha rallentato le comunicazioni sulle vendite in arrivo dalle concessionarie. I dati, che erano attesi alle 9.30, le 15.30 in Italia, non arriveranno prima di varie ore.
Tra le altre storie, Apple e Samsung Electronics tornano in tribunale nell’ambito della loro ultima battaglia in tema di brevetti, con il produttore dell’iPhone che dovrebbe presentare nuove prove più dettagliate nel tentativo di assicurarsi il divieto alle vendite negli Usa di vari modelli di smartphone Samsung. Sempre per quanto riguarda Apple, la produzione dell’iPhone 6 comincerà a maggio in vista del lancio di questo autunno, hanno dichiarato alcune fonti.
Caterpillar ha evaso tasse negli Usa per 2,4 miliardi di dollari dal 2000 al 2012 facendo transitare gli utili derivanti dalla vendita di pezzi di ricambio attraverso una controllata creata in Svizzera, secondo quanto affermato ieri da una commissione del Senato.
Yahoo è in trattative preliminari per l’acquisizione del servizio di video online News Distribution Network per 300 milioni di dollari, ha scritto ieri il Wall Street Journal.
ALTRI MERCATI – In ambito valutario, l’euro+0,12% a $1,3786; dollaro/yen +0,16% a JPY 103,37; euro/franco svizzero +0,02% a CHF 1,2180; euro/yen +0,26% a JPY 142,50.
Riguardo alle materie prime, i commodities, i futures sul petrolio -0,20% a $101,38 al barile, quotazioni oro +0,10% a $1.285,10.