NEW YORK (WSI) – Wall Street si lascia alle spalle ancora una seduta in territorio positivo. Per il Dow Jonese, che a fine seduta ha guadagnato lo 0,58% a 14.539 punti, si tratta del decimo rialzo di fila. L’indice delle blue chips ha inoltre aggiornato per l’ottava seduta consecutiva un massimo storico.
In rialzo anche lo S&P 500 (+0,55% a 1.563 punti) che sosta a soli due punti dal record storico e il Nasdaq che fa +0,43% a 3.253 punti.
Da segnalare che il listino ha più che raddoppiato il proprio valore dal minimo testato nel 2009, grazie agli utili societari e alle ripetute iniezioni di liquidità da parte della Fed.
A sostenere il mercato sono i dati macro positivi usciti negli ultimi tempi negli Stati Uniti, che continuano a compensare i timori per l’economia ancora stagnante della zona euro.
“Tutti sanno già che l’economia della zona euro non è in forma”, osserva a Reuters Christian Jimenez, gestore e presidente di Diamant Bleu Gestion. “Quindi a questo punto non possiamo escludere sorprese positive come una spinta dagli Usa e dalle economie emergenti”.
Anche la promessa della Federal Reserve di continuare a praticare politiche accomodanti straordinarie per rilanciare la ripresa ha contribuito a alimentare l’ottimismo, con il Dow Jones che ha chiuso su nuovi massimi per sette sedute di fila.
Sul versante macro, nuove positive conferme sul mercato del lavoro sono arrivate dalle richieste settimanali dei sussidi di disoccupazione. Il dato ha rivelato una media mobile ai minimi da 5 anni.
Oltre ai sussidi, è stato diffuso oggi l’indice grezzo dei prezzi alla produzione che ha evidenziato nel mese di febbraio un incremento dello 0,7% rispetto a gennaio, in linea con le attese e risultando comunque in crescita rispetto alla rilevazione precedente pari a +0,2% m/m. Su base annuale il PPI ha registrato un incremento dell’ 1,7% superiore alla rilevazione precedente pari a +1,4% a/a ma in linea con il consensus. L’indice core (esclusi energetici ed alimentari) e’ cresciuto dello 0,2% su base mensile, in linea con le attese.
A livello settoriale, in luce i titoli oil e tecnogici, deboli le azioni dell’health care. In luce Apple, che ha guadagnato l’1% dopo che Btig ha alzato il suo rating a “Buy”. Amazon invece ha perso il 3,4%, per effetto della bocciatura di J.P. Morgan, che ha tagliato il rating sul titolo del colosso del commercio elettronico da “overweight” a “neutral”.
In ambito valutario, l’euro -0,19% a $1,2936; dollaro/yen +0,27% a JPY 96,35.
Quanto alle commodities, i futures sul petrolio +0,05% a $92,57 al barile, quotazioni oro -0,24% a $1.584,60. I Treasuries cedono quota, con i rendimenti sul decennale del Tesoro che salgono di 4 punti base attestandosi al 2,05%.
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