New York – Nel giro di un’ora vengono cancellati i rialzi dell’avvio a Wall Street, con gli investitori che, in mancanza di notizie incoraggianti dall’Europa, provano ad aggrapparsi alla speranza di un nuovo intervento straordinario della banca centrale americana, che si riunisce il 20 giugno. Dalle due più grandi economie al mondo, Stati Uniti e Cina, arrivano conferme che il rallentamento economico globale farà sentire il suo peso ancora a lungo.
In chiusura il Dow Jones arretra -17,11 punti (-0,14%) a 12.101,46 punti, lo S&P500 avanza +0,14 punti (+0,01%) a 1.278,18 punti, mentre il Nasdaq sale +12,53 punti (+0,46%) a 2.760,01 punti.
Il paniere allargato e quello delle blue chip viaggiano su livelli inferiori rispetto all’anno scorso. Per quanto riguarda il rapporto tra prezzi di borsa e stime sugli utili dell’esercizio 2012, le societa’ quotate all’S&P500 scambiano 12,9 volte, contro le 15,9 volte di febbraio 2011.
Sul fronte macro gli ordini all’industria hanno deluso le attese in maggio, scendendo per il terzo mese su quattro, mandando un altro segnale allarmante sullo stato di salute della ripresa della maggiore economia mondiale.
Dollaro e petrolio sono ancora in calo. Quanto all’euro, dopo aver toccato il primo giugno i livelli piu’ bassi dal primo luglio 2010 (a $1,2288), oggi si consolida sopra l’area $1,24.
“Nel fine settimana ci sono state alcune notizie destinate a mettere ulteriore pressione sulla moneta unica, come quella secondo cui la Germania sta esortando la Spagna a ricorrere agli aiuti esterni”, osserva a Bloomberg Lutz Karpowitz, senior foreign-exchange strategist di Commerzbank AG, il quale prevede un livello di $1,20 come punta al ribasso per l’euro. La soluzione degli eurobond sara’ “una soluzione a lungo termine che prima di vedere la luce impieghera’ del tempo per essere implementata”.
La Cancelliera tedesca Angela Merkel, intanto, ribadisce con forza la sua contrarietà agli eurobond, “secondo nessuna circostanza”. Da parte sua il primo ministro spagnolo Mariano Rajoy ha chiesto ai leader europei di incrementare gli sforzi per proteggere le banche europee, richiamando la necessità di un controllo centralizzato dei budget nazionali.
Nella giornata di venerdì l’indice Usa S&P500 ha chiuso sui minimi da gennaio. L’indice ha sfondato al ribasso la media mobile degli ultimi 200 giorni. Allo stesso tempo, gli hedge fund dicono la loro sull’azionario. Vinceranno i rialzisti o i ribassisti?
Il Dow e’ in territorio negativo da inizio 2012, a causa delle notizie poco incoraggianti giunte sul mercato del lavoro americano e sul rallentamento dell’attività manifatturiera cinese.
La disoccupazione statunitense è cresciuta all’8,2% in maggio, mentre le buste paga sono cresciute di un numero nettamente inferiore alle attese, dunque ad indicare che la ripresa è ancora lontana dall’entrare in una fase solida e costante. Nel mese di maggio creati appena 69.000 posti lavoro, contro attese per 150.000.
Dopo il rallentamento registrato dall’indice Pmi sull’attività manifatturiera della Cina, in calo anche la rilevazione sull’attività non-manifatturiera, a 55,2 in maggio rispetto 56,1 di aprile.
Tra i singoli titoli, il mercato obbligazionario ormai prezza Morgan Stanley come una società con rating “junk” (spazzatura). Il costo del prestito sempre più elevato per il gruppo mette sempre più sotto pressione l’attività della banca d’investimento, in attesa di un downgrade del merito di credito atteso già in questo mese.
In ambito di notizie societarie, in rosso General Electric dopo che il chief executive officer della società , Jeff Immelt, ha dichiarato a Barron che i titoli della società hanno perso leggermente terreno di recente perché gli investitori tendono ad evitare società con un grande business nel finanziario.
Un farmaco della società Johnson & Johnson, Zytiga, ha mostrato dei buoni risultati nella cura di alcuni tipi di cancro alla prostata. I pazienti che l’hanno assunto hanno praticamente raddoppiato le aspettative di vita, senza che la malattia peggiorasse.
American Airlines non riesce a raggiungere un accordo con i sindacati degli assistenti di volo.
La societĂ statunitense di private equity Warburg Pincus dovrebbe acquistare la quota di maggioranza della societĂ indiana di servizi finanziari Future Capital Holdings, per $100-$125 milioni.
In ambito valutario, l’euro sul dollaro a $1,2494. La moneta unica verso il franco svizzero a CHF 1,2007, mentre contro lo yen a JPY 97,86.
Per terminare la panoramica sui mercati, riguardo alle commodities, i futures sul petrolio a quota $83,98 al barile, mentre le quotazioni dell’oro a $1.613,90 l’oncia. Quanto ai Treasury, i rendimenti a 10 anni scambiano all’1,524%.