Nella lunga lista di previsioni sul target 2025 dello S&P 500 si aggiunge anche quella di Citi. La banca d’affari Usa prevede che il benchmark americano raggiungerà quota 6.500 punti entro entro la fine del prossimo anno (a fronte dei 6.052 della chiusura di ieri), grazie a un mix di crescita degli utili, stabilità del quadro macroeconomico e un ampliamento dei settori che traineranno la crescita. Tuttavia, la società di Wall Street avverte che la strada verso questo traguardo sarà probabilmente accompagnata da un‘elevata volatilità del mercato rispetto alla performance relativamente stabile del 2024.
Scenario base
Lo scenario di base di Citi ipotizza rendimenti a una cifra media, che riflettono una crescita degli utili di circa il 13%, leggermente inferiore alla stima di consenso del 14%. Gl analisti della banca americana sottolineano inoltre che le valutazioni per il 2025 rimangono tese, con i rischi di ribasso che superano il potenziale di rialzo. Pertanto, Citi inquadra questo target in un’ipotesi di rialzo a 6.900 e in un’ipotesi di ribasso a 5.100.
Un fattore chiave a sostegno delle prospettive di Citi è la continuazione del contesto economico “senza ciclo”. Si tratta in pratica di un approccio che prevede l’assenza delle tradizionali dinamiche di fine o inizio ciclo, con una posizione di sostegno della Federal Reserve e driver tematici come l’intelligenza artificiale che favoriscono gli aumenti di produttività.
“L’atterraggio morbido in corso e i venti di coda dell’intelligenza artificiale interagiscono ora con le promesse politiche di Trump e con i rischi” scrivono gli esperti in una nota.
A fare da sfondo ci sono poi le incertezze politiche, che si profilano con il riemergere della piattaforma politica dell’ex presidente Trump. Mentre i dazi potrebbero rappresentare un freno agli utili nel breve termine, Citi suggerisce potenziali benefici a lungo termine dalle iniziative di deregolamentazione e di riforma fiscale, che potrebbero sostenere i fondamentali economici.
Volatilità in aumento
Nel complesso, gli analisti di Citi prevedono che la volatilità svolgerà un ruolo chiave nel 2025, in quanto gli investitori soppeseranno il potenziale di crescita rispetto ai rischi elevati.
“Ci aspettiamo un maggior numero di episodi di volatilità rispetto all’anno in corso”, si legge nella nota, in cui si consiglia di utilizzare i ribassi del mercato in modo tattico, in particolare per puntare verso settori sottoperformanti o a titoli a media e piccola capitalizzazione.
Mentre il mercato toro entra nel suo terzo anno, Citi sottolinea l’importanza di una partecipazione più ampia oltre ai titoli a grande capitalizzazione per sostenere i guadagni. Mentre i Magnifici Sette hanno guidato gran parte del rally, il rapporto osserva che gli “altri 493” sono scambiati a livelli di valutazione storicamente elevati, richiedendo solidi contributi agli utili per giustificare ulteriori aumenti di prezzo.