NEW YORK (WSI) – Dopo la seduta positiva di ieri, Wall Street continua la fase rialzista. Gli investitori sono concentrati sul referendum di giovedi’, quando il Regno Unito decidera’ se restare o meno all’interno dell’Unione europea.
Nel finale, il Dow segna un aumento dello 0,14% a 17.829 punti, lo S&P 500 guadagna lo 0,27% a 2.088 punti mentre il Nasdaq sale dello 0,14% a 4.843 punti.
Gli investitori infatti continuano a essere convinti che il Regno Unito restera’ all’interno dell’Unione europea dopo il referendum di giovedi’, anche se i margini di entusiasmo continuano a diminuire. Per questo i rialzi sono molto limitati. Qualora la Gran Bretagna dovesse uscire dalla”Ue, la convinzione e’ che le conseguenze sarebbero molto negative per l’economia e per la sterlina, che andrebbe incontro a forti ribassi: in questo senso si sono espressi numerose voci autorevoli, tra cui, oggi, l’economista Nouriel Roubini e il finanziere George Soros.
A incidere sulla buona performance ci sono anche i commenti di Janet Yellen davanti alla commissione Bancaria del Senato: il governatore della Federal Reserve ha messo in guardia contro possibili ricadute negative sull’economia inglese, americana e globale e ha parlato di “era dell’incertezza” in caso di uscita di Londra, con grande volatilita’ sui mercati e avversione al rischio.
Dopo due giorni di rally il petrolio ha chiuso la seduta di martedi’ 21 giugno in rosso. A tenere sotto pressione il contratto e’ l’approccio piu’ cauto assunto dagli investitori che guardano con molta attenzione agli sviluppi internazionali. Inoltre ci anche la questione della Nigeria, il principale produttore di petrolio in Africa. I ribelli avrebbero infatti fissato una serie di richieste per iniziare a dialogare con il governo centrale. Al Nymex, il contratto del Wti a luglio ha ceduto l’1,05% a 48,85 dollari al barile.