NEW YORK (WSI) – Chiusura di di seduta in positivo per Wall Street, dopo cinque sedute di fila in calo. Dopo essere stati trascinati al ribasso ieri dalle forti vendite che avevano colpito l’indice Shanghai Composite, i listini globali sembrano ignorare la volatilità osservata nuovamente sulle piazze asiatiche: arrivato a perdere nel durante il 5%, lo Shanghai Composite ha chiuso oggi in calo dell’1,7% dopo il -8,5% di ieri. L’autorità di borsa in Cina ha annunciato il lancio di un’indagine sul maggiore sell-off giornaliero dal febbraio 2007.
Nel finale: Dow +1,05% a 17.630 punti, il Nasdaq +0,98% a 5.089 punti mentre S&P 500 +1,23% a 2.093 punti.
Il mercato intanto monitora i negoziati tra Grecia e creditori su un nuovo bailout mentre resta in attesa del termine della riunione del braccio di politica monetaria della Federal Reserve: ila decisione sui tassi sarà comunicata domani; si prevede un nulla di fatto, mentre grande è l’attesa per il comunicato con cui Janet Yellen & Company daranno anticipazioni sulle future manovre di politica monetaria. Si prevede un rialzo dei tassi dai minimi storici e per la prima volta dal 2006 a partire da settembre, anche se le probabilità , soprattutto a causa dei dati macro non proprio confortanti, potrebbero ridursi.
Detto questo, in una nota riportata da Cnbc Naeem Aslam, responsabile analista dei mercati presso AvaTrade, ha scritto: “L’ultima volta Yellen ha sorpreso i mercati alimentando speculazioni secondo cui un rialzo dei tassi potrebbe avvenire molto probabilmente a settembre; ed è questo che sta sostenendo il dollaro, zavorrando ancora di più il trend delle materie prime denominate in dollari”. Tuttavia, “la Fed sicuramente farà riferimento al crollo dell’azionario cinese e delle commodities e di conseguenza adeguerà la sua risposta a questi elementi”.
Sul fronte societario, Ford ha registrato risultati record in Nord America, che hanno permesso al gruppo di archiviare la migliore performance trimestrale dal 2000. Il colosso delle spedizioni Ups (+3,76%) ha messo a segno utili sopra le stime ma ricavi sotto le previsioni.
Il gruppo farmaceutico Merck & Co ha annunciato profitti trimestrali sopra il consensus, ma le vendite sono state colpite da un dollaro forte. La rivale Pfizer ha diffuso conti incoraggianti e ha alzato le stime sull’intero anno grazie all’andamento delle vendite dei suoi farmaci piu’ recenti.
Il colosso chimico DuPont ha invece tagliato l’outlook dopo avere archiviato un trimestre con ricavi sotto le stime. Il fatturato trimestrale di Reynolds American (+3,51%) ha deluso ma il resto delle notizie arrivate dal produttore di tabacco e’ positivo: il dividendo e’ stato alzato cosi’ come le stime sugli utili. Inoltre ha annunciato uno split azionario due-a-uno.
Dal fronte macro, i prezzi delle abitazioni delle 20 principali metropoli americane – misurato dall’indice Case Shiller – sono aumentati in maggio dell’1,1% su base mensile e del 4,9% su base annuale. Limitatamente alle prime dieci metropoli, il rialzo e’ stato dell’1,1% su mese e del 4,7% su anno. I dati sono peggiori delle attese degli analisti che si attendevano un rialzo del 5,9% su anno.
Bene anche l’indice delle attivita’ manifatturiere della Fed di Richmond che e’ salito a 13 punti in luglio dai 7 punti di giugno mentre peggio delle attese è andata la fiducia dei consumatori scesa nel mese di luglio a 90,9 punti, scivolando dai 99,8 punti del mese prima. Il dato e’ peggiore delle attese degli analisti che si attendevano salisse a 100 punti.
Sul valutario, l’euro l’euro torna sotto la soglia $1,11 agguantata ieri e cede -0,50% a $1,1033; dollaro/yen +0,41% a JPY 123,76. Euro/franco svizzero -0,18% a CHF 1,0657, euro/yen -0,10% a JPY 136,54. Euro/sterlina -0,74% a GBP 0,7074.
Tra le materie prime, i futures sul petrolio con scadenza a settembre rialzano la testa: +0,65% a $47,71 al barile. Brent -1,31% a $52,77. Oro -0,17% a $1.095. Argento -0,17% a $14,58.