NEW YORK (WSI) – All’indomani di una seduta in rally, la migliore da marzo per il Dow Jones, Wall Street chiude in calo. Nel finale, il Dow segna un calo dell’1,21% a 17.711 punti, lo S&P 500 perde lo 0,96% a 2.064 punti mentre il Nasdaq scivola dell’1,02% a 4.760 punti.
Gli investitori ignorano il rally del petrolio – che da tempo si muove in tandem all’azionario – e si concentrano sui titoli del settore retail, protagonisti della peggiore seduta da cinque anni.
L’Etf SPDR S&P Retail cede il 4,15%, il calo piu’ ampio dal 9 novembre del 2011. La colpa e’ di Macy’s (-15%, minimi di quattro anni fa): i grandi magazzini hanno pubblicato conti trimestrali deludenti e per l’ennesima volta hanno tagliato le stime per l’intero anno fiscale. La premessa e’ negativa per le trimestrali di gruppi rivali che nei prossimi giorni pubblicheranno a loro volta i conti. Domani arriveranno quelli di Ralph Lauren, Kohl’s e Nordstrom ; venerdi’ tocchera’ a JC Penney. Come se non bastasse il debito di Gap e’ considerato “spazzatura” per Fitch. In vista dei conti del 19 aprile prossimo, il gruppo dell’abbigliamento lunedi’ ha avvertito: gli utili deluderanno.
Focus anche sulla trimestrale di Disney, che ha messo in evidenza utili in rialzo +1,7%, a $2,14 miliardi, o $1,30 per azione, contro i $2,11 miliardi, o $1,23 per azione, dello stesso periodo dell’anno precedente. Ma gli analisti intervistati da Thomson Reuters avevano previsto un attivo per azione di $1,40. Il giro d’affari è cresciuto nel primo trimestre del 2016 del 4,1%, a $12,97 miliardi, confermandosi tuttavia inferiore ai $13,19 miliardi attesi dal consensus. Negli ultimi tre mesi di contrattazioni, il titolo Disney è salito di quasi +20%.
Focus anche su Staples, dopo l’alt alla fusione con Office Depot del valore di $6 miliardi arrivato da un giudice Usa. Il titolo di Staples si conferma il peggiore dello S&P 500, con uno scivolone superiore a -17%, mentre Offcie Depot segna un tonfo superiore a -39%.
Tra i titoli positivi, Electronic Arts, oltre +7%, dopo i risultati trimestrali migliori delle attese diffusi nella giornata di ieri.
Sul valutario, lo US Dollar Index è poco mosso, ma comunque al di sopra della soglia di 94 punti, rispetto al minimo di 92 testato la scorsa settimana. Tra l’altro Goldman Sachs ha appena riferito di credere che il dollaro salirà +15% nel corso dei prossimi due anni, sulla scia della normalizzazione della politica monetaria degli Stati niti.
Il petrolio viaggia sopra la parita’ (+0,07% a 44,69 dollari al barile al NYse): la produzione in Alberta (Canada), dove un incendio e’ esploso il primo maggio, potrebbe gradualmente riprendere. Si resta in attesa poi delle scorte settimanali Usa.