Gran seduta alla borsa di New York. La sensazione degli operatori e’ che i tassi di interesse abbiano raggiunto il plateau, e siano destinati da ora in poi a rimanere stabili. Il titolo del Tesoro a 30 anni, che la scorsa settimana aveva toccato un rendimento del 6,40%, fa segnare oggi u tasso del 6,16%. Per la borsa e’ stato un enorme sospiro di sollievo, certamente la migliore settimana da molti mesi.
L’indice Nasdaq, ricco di titoli tecnologici, ha chiuso con un rialzo di 91 punti, + 3,18%, a quota 2.966, nuovo massimo storico. E’ il secondo maggior rialzo in assoluto in termini di punti, mentre il Nasdaq ha messo a segno un record assoluto in termini di volumi scambiati: un miliardo e 384 milioni di azioni. Anche Dow Jones e Standard & Poor’s sono stati inondati di ordini di acquisto, su tutti i settori, con prevalenza su informatici e high-tech. Il Dow Jones ha chiuso in rialzo di 109 punti (+1,03), a quota 10.731, il 7,3% in piu’ in una sola settimana rispetto ai minimi di quota 10.000.
In forte rialzo molte delle blue chips del settore tecnologico e internet. In testa a tutte Intel (vedi INTC, quotazioni interattive), che in un meeting con gli analisti ha fatto sapere di vedere ottime prospettive di crecita nei prosismi due trimestri, e soprattutto nessun problema sul fronte dell’anno 2000. In salita anche i prezzi di Dell (vedi DELL, quotazioni interattive), Ibm (vedi IBM), Micron Technology (MU) e America Online (AOL), che ha annunciato lo split dell’azione: evento molto gradito dai trader di New York. Otime performance anche per Yahoo (YHOO), Infoseek , GO2Net.
Gli investitori hanno gradito anche il dato sulla vendita di nuove case: a settembre si e’ verificato un crollo del 12,8%, dovuto alla crescita dei prezzi sul mercato immobiliare e ai piu’ alti tassi sui mutui per il periodo. Il dato conferma tuttavia che l’economia Usa e’ forte, si espande, ma e’ ben lontana dal surriscaldarsi; anzi un po’ rallenta, senza il minimo focolaio di inflazione. Il clima ideale per comprare titoli azionari.
Soprattutto una risposta ai superstiziosi, nel 70esimo anniversario del Grande Crack del 1929. Wall Street non poteva celebrare in modo migliore.