La seduta di borsa di Wall Street si e’ chiusa con gli indici positivi. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0.22% a 10651, l’S&P500 lo 0.54% a 1233 e il Nasdaq, in rialzo frazionale, lo 0.05% a 2179. Sull’indice hi-tech hanno pesato le trimestrali deludenti di Microsoft e Google.
Dopo la flessione di giovedi’, condizionata dai nuovi episodi di terrorismo a Londra e dai dubbi relativi agli effetti che avra’ sui mercati la decisione della Cina di sganciare la propria moneta dal dollaro, sui mercati americani sono tornati a prevalere gli acquisti.
In assenza di dati macroeconomici, pero’, il rialzo del petrolio ha significativamente influito sull’andamento dei listini, che sono riusciti a recuperare terreno solo nelle ultime ore di scambi.
L’ottimismo delle ultime giornate sugli utili societari, inoltre, e’ stato ridimensionato con gli aggiornamenti trimestrali dei giganti dell’hi-tech Microsoft e Google. Il titolo MSFT ha ceduto il 3% dopo che la societa’ ha riportato risultati inferiori alle attese di alcuni analisti e ha offerto un outlook deludente per il prossimo trimestre. Ancora peggio Google, che ha perso quasi il 4% a causa degli utili inferiori al consensus e ad un “warning” sulla crescita attesa, che sara’ piu’ contenuta rispetto a quella riportata finora.
Molto positiva e’ stata, invece, la performance dei titoli energetici, spinti dal consistente rialzo del petrolio. L’indice settoriale, il Philadelphia Oil Service Index (OSX), e’ cresciuto del 5.31%. Exxon Mobil, oggi il miglior titolo del Dow Jones, e’ avanzato del 2.76%.
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Tra le altre blue chip che si sono distinte in positivo anche Altria, Walt Disney e Boeing. Male invece, oltre alla gia’ citata Microsoft, Honeywell, United Tech e Merck.
Non hanno di certo migliorato il clima sui mercati gli ultimi aggiornamenti giunti da Londra, relativi all’uccisione di un presunto attentatore in prossimita’ di una delle stazioni metropolitane della capitale londinese.
Alcune pressioni sono arrivate anche dal recupero del petrolio. Dopo essere sceso a $56 in seguito al consueto aggiornamento infrasettimanale relativo al dato sulle scorte (rivelatesi in calo in maniera inferiore rispetto alle previsioni), il greggio ha innescato un rally che lo ha riportato ben sopra i $58 al barile. Il contratto future con scadenza settembre ha chiuso in progresso di $1.52 (+3%) a quota $58.65. La performance settimanale rimane comunque negativa: nelle ultime cinque sedute la perdita complessiva e’ stata di 48 centesimi.
Sugli altri mercati, l’euro e’ in calo nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di venerdi’ a New York il cambio tra le due valute e’ $1.2058. In calo anche l’oro. Il future con scadenza agosto ha ceduto 70 centesimi a quota $425 all’oncia. In progresso, infine, i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 4.22% dal 4.27% di giovedi’.