A meta’ giornata i listini continuano a muoversi in territorio negativo, comunque poco sotto la linea di parita’. Il Dow Jones arretra dello 0.06% a 13220, l’S&P500 dello 0.25% a 1466, il Nasdaq perde lo 0.15% a 2640. I dati macro diffusi in giornata hanno evidenziato una buona situazione del comparto manifatturiero, una dinamica inflazionistica sotto controllo e alcune pressioni nel mercato del lavoro. Restano dubbi sulla crisi del credito e timori sulla comunicazione di nuove svalutazioni delle grosse banche d’affari.
Nel mese di ottobre i prezzi al consumo sono cresciuti dello 0.3% rispettando le attese degli analisti (in linea col consensus anche il “core rate”); hanno sorpreso in negativo i numeri giunti dal mercato del lavoro, con le richieste di sussidio in rialzo di 20 mila unita’, oltre il livello stimato dagli economisti; positivi invece gli aggiornamenti sull’attivita’ manifatturiera delle aree di New York e Philadelphia.
La situazione sul mercato continua a rimanere molto incerta. Ieri la banca d’affari Bear Stearns (BSC) ha offerto alcuni spunti positivi agli investitori grazie all’annuncio di un drastico riposizionamento delle operazioni ad alto rischio. Tuttavia, e’ ancora viva la paura che nei prossimi mesi si possa assistere ad un nuovo ciclo di svalutazioni delle grosse banche d’affari per via dell’esposizione sul business dei mutui subprime.
La banca d’affari inglese Barclay’s ha riportato perdite per $2.7 miliardi nel periodo luglio-ottobre; persino un fondo gestito dal braccio finanziario di General Electric (GE) ha subito l’impatto del credit crunch riportando perdite inaspettate. Il Wall Street Journal prevede ulteriori svalutazioni per i colossi Citigroup (C) e UBS.
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Alcune pressioni giungono anche dal comparto hi-tech. A deludere gli operatori e’ Applied Materials (AMAT), che non sara’ in grado di rispettare le attese degli analisti sui risultati fiscali del trimestre in corso. Brutta la trimestrale di JC Penney (JCP) il cui titolo arretra del 5%.
A livello settoriale le migliori performance sono segnate dai comparti: Trading Companies and Distributors +2.8%, Home Entertainment Software +2.4%, Multi-Sector Holdings +2.3%, Divers REITS +2.0%, e Education Services +1.8%. Tra i piu’ forti ribassi: Gold -4.3%, Diversified Metals & Mining -3.8%, Coal & Consumable Fuels -3.1%, Thrifts & Mortgages -2.8%, e Oil & Gas Drilling -2.6%
Alle 12.30 E.T. il volume di scambio e’ di 444 milioni di pezzi al NYSE e 846 milioni al Nasdaq. I titoli in rialzo contro quelli in ribasso sono 926 a 2207 al Nyse e 957 a 1829 al Nasdaq. I nuovi massimi contro i nuovi minimi delle ultime 52 settimane sono: 7 a 144 al NYSE e 9 a 73 al Nasdaq.
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