Il nuovo trimestre e’ partito con tono positivo per la Borsa americana. Le ultime attivita’ di M&A e il buon dato macro hanno aiutato gli operatori a lasciarsi alle spalle le preoccupazioni relative alla sicurezza internazionale dopo i recenti attentati in Inghilterra e nello Yemen. Il Dow Jones, sopra la soglia dei 13500 punti, ha guadagnato lo 0.95% a 13535, l’S&P500 l’1.07% a 1519, il Nasdaq e’ avanzato dell’1.12% a 2632.
Il trading settimanale sara’ caratterizzato con molte probabilita’ da un contenuto volume di scambi per via della festivita’ dell’Independece Day, il prossimo mercoledi’, e per la mancanza di importanti aggiornamenti economici.
Ad occupare la scena in giornata e’ stato il comparto telecom. Un gruppo di private equity guidato da Ontario Teachers Pension Plan ha raggiunto un accordo per l’acquisto di BCE ([[BCE]]) per un corrispettivo di $48.5 miliardi, ovvero $40.13 per azione.
Il colosso americano AT&T ([[T]]) ha annunciato l’acquisto di Dobson Communications ([[DCEL]]) attraverso un’operazione che valuta l’operatore mobile $2.8 miliardi ($13 per azione). La societa’ e’ stata al centro dell’attenzione anche per via dei problemi di attivazione dei piani telefonici esclusivi per il nuovo telefono della Apple ([[AAPL]]), l’iPhone, riscontrati nell’arco del weekend.
Nel comparto hi-tech, Carlyle Group ha offerto una somma compresa tra $33 e $35 per azione per rilevare l’operatore via cavo britannico Virgin Media ([[VMED]]).
Nella prima meta’ dell’anno l’attivita’ di M&A a livello globale ha totalizzato un giro d’affari per $2.7 trilioni, in rialzo del 62% rispetto all’anno precedente. L’enorme liquidita’ sui mercati e il robusto volume delle operazioni societarie hanno permesso ai listini di raggiungere recentemente i nuovi massimi. Il secondo trimestre si e’ chiuso con solidi rialzi per gli indici azionari americani: Dow Jones +8.5%, S&P500 +6%, Nasdaq +7.5%.
L’unico dato macro rilasciato in giornata ha mostrato una lieve accelerazione dell’attivita’ manifatturiera
degli Usa a 56 punti dai 55 del mese precedente, oltre le attese degli analisti.
Gli ultimi aggiornamenti giunti dal fronte economico hanno mostrato nell’ultimo periodo un raffreddamento delle pressioni inflazionistiche, elemento di primaria importanza in riferimento alle decisioni di politica monetaria della Fed. I rendimenti sui bond ne stanno risentendo ultimamente. Lo yield sul Treasury a 10 anni e’ scivolato al di sotto della soglia del 5% per la prima volta da circa un mese, chiudendo la sessione a quota 4.995%.
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Sugli altri mercati, nel comparto energetico il petrolio ha continuato a spingersi al rialzo varcando la soglia dei $71. I futures con consegna agosto sono avanzati di 41 centesimi a $71.09 al barile, massimo livello dall’8 settembre dello scorso anno.
Sul valutario, euro ancora in rialzo sul dollaro: nel tardo pomeriggio di lunedi’ a New York il cambio tra le due valute e’ di 1.3621. In buon progresso l’oro. I futures con consegna agosto hanno chiuso a $659.20 all’oncia, in rialzo di $8.30.