Dopo due ore e mezzo dall’avvio delle contrattazioni, gli indici a Wall Street continuano a viaggiare in territorio positivo, ma si sono allontanati dai massimi intraday toccati in concomitanza del dato sui sussidi di disoccupazione.
Il Dow avanza dello 0.75% a 10936 (+80 punti), il Nasdaq segna un +0.49% a 2410 (+12 punti), l’S&P 500 sale dello 0.86% a 1179 (+10 punti).
Sembra dunque essersi sgonfiato l’entusiasmo sul primo dato macro pubblicato in giornata, e risultato leggermente migliore del previsto. D’altra parte, se e’ vero che qualche piccolo segnale di miglioramento c’e’ stato, la vera prova del nove per il mercato del lavoro sara’ domani. Nonostante le borse chiuse per il ponte di Pasqua, verra’ pubblicato il rapporto di marzo.
Nel frattempo il segretario al Tesoro Geithner ha ribadito che l’attuale tasso di disoccupazione (9.7%) e’ troppo alto e tale restera’ per lungo tempo.
Ben sopra le attese e’ stato il dato che misura l’andamento dell’attivita’ manifatturiera a stelle e strisce. A marzo l’Ism ha toccato i massimi di sei anni. Le spese per le costruzioni a febbraio hanno invece registrato una flessione superiore al previsto. Si tratta del quarto mese consecutivo di contrazione.
A riportare fiducia gia’ dalla prima mattina newyorkese erano stati alcuni dati macro arrivati dall’altra parte dell’oceano, in primis quelli sulla tenuta del comparto manifatturiero dalla Cina all’Europa. A tutto cio’ si e’ aggiunto un report sulla fiducia delle imprese in Giappone, piu’ ottimiste sul futuro.
Tra le storie societarie, debutto in borsa con il botto del gruppo assicurativo Pramerica. Ha aperto a quota $15 arrivando a toccare il massimo intraday a $19.51 (+30%). Citigroup ne possiede il 39%.
Il settore auto torna a premere sull’acceleratore. Ford Motor ha fatto sapere che nei primi tre mesi dell’anno le vendite in Cina sono balzate dell’84% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso toccando la cifra record di 153362 unita’. A marzo, invece, le vendite in India hanno segnato un +203% contro il mese precedente grazie alla popolarita’ del modello Figo, che ha incassato 10000 ordini. GM ha registrato un +20.6% nelle vendite negli Stati Uniti. Hyunday ha toccato un rialzo del 15.4%
Il comparto tecnologico e’ sostenuto da Palm (+6%) e Micron Tech (+2.9%) all’indomani dei conti. Giu’ invece il produttore del BlackBerry (-5.4%) la cui trimestrale ha deluso.
Ben comprato il settore aereo, che beneficia della revisione al rialzo delle stime di Ryanair. Acquisti anche per i retailer tra cui e’ rally per Borders Group (+49.42%). La societa’ ha siglato una nuova linea di finanziamento che scadra’ nel 2014.
Segno piu’ anche per i finanziari dove si segnalano i rialzi di Legg Mason (+6.3%) e Janus Capital (+4.2%). I due titoli sono stati promossi dagli analisti di KBW con giudizio Outperform da Market Perform. Jp Morgan (+0.91%) intende ampliare le divisioni di investment banking e private banking. Lo ha detto il ceo Jamie Dimon nella lettera annuale agli azionisti, aggiungendo che il dividendo potrebbe essere rivisto al rialzo.
Fermento nel comparto minerario dopo che l’australiana Lihir Gold (+28.34%) ha rifiutato l’offerta da $8.4 miliardi da parte di Newcrest Mining. Se accettata, la mossa avrebbe portato alla creazione del gigante dell’oro.
Kraft Foods (+0.10%)ha fatto sapere che la sua offerta per l’inglese Cadbury e’ valida fino al prossimo 16 di aprile.
Riduce i guadagni il titolo del NY Times (+0.18%). Il gruppo editoriale ha ridotto al 16.6% la sua quota in New England Sports Venture, che possiede la squadra di baseball Boston Red Sox.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico le quotazioni del greggio si avvicinano sempre piu’ alla soglia di $85. I futures con consegna maggio avanzano di $1.13 attestandosi a quota $84.89 al barile. Sul valutario la moneta unica recupera e supera quota $1.35 (+0.40%). L’oro continua la sua corsa guadagnando $13.40 in area $1127.90 l’oncia. Quanto ai titoli di stato, il rendimento sul benchmark decennale prosegue la sua via al rialzo attestandosi al 3.8700% dal 3.8335% della chisura di ieri.