NEW YORK (WSI) – Wall Street chiude in forte rialzo con gli investitori che sembrano sperare in sviluppi circa la situazione in Ucraina alla luce dell’incontro a quattro che si e’ tenuto nel weekend a Berlino con diplomatici in rappresentanza di Russia, Ucraina, Germania e Francia. Incontro che avrebbe portato a progressi anche se la trattativa resta difficile e incerta.
Al termine della seduta, il Dow guadagna l’1,06% a 16.839 punti, il Nasdaq segna un incremento dello 0,96% a 4.508 punti, portandosi ai massimi di 14 anni (da marzo 2000). S&P 500 guadagna lo 0,87% a 1.972 punti.
L’oro a dicembre ha chiuso in calo di 6,9 dollari a 1.299,30 dollari l’oncia. Il petrolio scivola dell’1,24% a 96,15 dollari al barile.
Ad alimentare l’ottimismo, la fiducia dei costrutori edili che è salita in agosto ai massimi da sette mesi.
L’indice NAHB/Wells Fargo è aumentato questo mese, passando da 53 a 55 punti. Gli economisti avevano atteso un indice invariato a 53 punti. Tra i dati macro cruciali della settima, atteso l’indice dei prezzi al consumo, le minute dell’ultima riunione del Federal Open Market Committee e le vendite delle case esistenti, in calendario venerdì.
La Russia ha annunciato oggi che tutte le obiezioni sollevate per l’invio di un convoglio umanitario in Ucraina sono state eliminate, ma ha aggiunto che nessun progresso è stato fatto sul raggiungimento di un cessate-il-fuoco nei colloqui che si sono tenuti a Berlino tra il governo e i ribelli filo-russi nell’est del Paese.
Dopo i colloqui di ieri tra Russia, Germania, Francia e Ucraina, il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha detto che “tutte le questioni sono state risolte…relativamente all’iniziativa russa di inviare 300 camion con aiuti umanitari”.
Sotto i riflettori del mercato, uno degli appuntamenti economici più importanti dell’anno, il grande raduno di economisti, uomini d’affari ed autorità economiche e monetarie che ha luogo ogni estate a Jackson Hole, in Wyoming, gli esperti stanno facendo qualche supposizione su quale sarà la strategia comunicativa del Presidente della Fed, Janet Yellen. Un appuntamento che sarà cruciale per capire quale sarà la strategia della banca centrale americana, in vista della fine del “tapering” ad ottobre e di un più o meno imminente rialzo dei tassi di interesse in USA nel 2015.
Secondo gli esperti il numero uno della Federal Reserve dovrebbe confermare i mantenimento della politica espansiva affermando, con argomentazioni più che convincenti che la ripresa del mercato del lavoro è ancora lontana dal venire, anche se la crescita degli occupati si conferma oltre le 200 mila unità al mese. Infatti, la schiera dei disoccupati è ancora nutritissima, a dispetto del forte calo subito da tasso di disoccupazione.
Tra i titoli in evidenza: Dollar general sale di oltre il 7% nel pre-borsa dopo aver lanciato una proposta di acquisto della catena di negozi discount Family Dollari a 78,5 dollari per azione in contanti, battendo l’offerta di Dollar Tree. Achillion Pharma sale del 7% nel pre-market dopo che Deutsche Bank ha alzato il rating a ‘buy’.
La corsa verso beni rifugio sembra essersi fermata, almeno per il momento, con il venire meno delle tensioni geopolitiche. Senza notizie di un peggioramento della situazione in Ucraina, gli investitori hanno deciso di vendere i titoli di stato americani cosi’ come quelli tedeschi. Il decennale Usa e’ in calo di 7/32 con rendimenti – che si muovono inversamente ai prezzi – in calo al 2,370%. Venerdi’ aveva finito al 2,345%, minimi del giugno 2013. Il rendimento del bund tedesco con la stessa scadenza e’ all’1,005% dopo avere chiuso venerdi’ scorso sotto l’1%, prima volta in assoluto. Il titolo americano a tre mesi vede rendimenti allo 0,0304%.