Seduta in leggero progresso per gli indici americani che, dopo aver sofferto subito dopo l’avvio a causa dei deludenti dati macroeconomici, sono riusciti a recuperare terreno supportati dalle buone trimestrali societarie. Il Dow Jones e’ avanzato dello 0.27% a 12953, l’S&P500 e’ arretrato dello 0.03% a 1480, il Nasdaq ha guadagnato lo 0.03% a 2524.
Ad offrire supporto all’indice industriale sono state le trimestrali incoraggianti diffuse da alcuni suoi componenti. Il colosso chimico Du Pont ([[DD]]) e il gigante delle telecomunicazioni AT&T ([[T]]) hanno riportato bilanci fiscali migliori delle attese. Anche la conglomerata industriale Honeywell ([[HON]]) ha battuto le attese degli analisti grazie ai solidi risultati riportati nelle operazioni internazionali.
Ma a contribuire maggiormente all’avanzamento dell’indice industriale e’ stato il colosso informatico IBM ([[IBM]]) che ha annunciato un nuovo piano di riacquisto di azioni proprie, fino a $15 miliardi, e incrementato del 33% il dividendo trimestrale. La societa’ e’ fiduciosa sul fatto che la nuova strategia originera’ un rialzo compreso tra il 12% e il 14% della crescita degli utili.
Tra le altre societa’ che hanno riportato i risultati fiscali in giornata, si sono rivelati superiori al consensus anche i numeri del famoso gruppo di chip per la telefonia Texas Instruments ([[TXN]]), che ha visto il titolo salire dell’8% circa, della societa’ di elettrodomestici Whirlpool ([[WHR]]) (EPS di $0.46 migliore delle attese) e del gruppo attivo nel comparto della difesa Lockeed Martin ([[LMT]]). Subito dopo la chiusura delle borse sara’ il colosso retail online Amazon.com ([[AMZN]]) a diffondere i risultati.
Ad impensierire gli operatori continuano ad essere pero’ le prospettive economiche e i dati diffusi in mattinata hanno fatto ben poco per tamponare i timori relativi ad un rallentamento della crescita. Nel mese di marzo le vendite di case esistenti sono crollate dell’8.6% ai minimi livelli del 2003, segnando il maggior calo mensile degli ultimi 18 anni. Recentemente l’agenzia di rating Moody’s ha dichiarato che i rischi legati ai mutui “subprime” potrebbero rivelarsi piu’ gravi di quanto previsto. Negativa la reazione dei titoli del comparto: KB Home ([[KBH]]) e Hovnian Enterprises ([[HOV]]) hanno chiuso in rosso con ribassi vicini al punto percentuale.
Inoltre la fiducia dei consumatori e’ risultata in calo per il secondo mese consecutivo a 104 punti, al di sotto delle attese degli analisti. Le famiglie americane si sono mostrate meno ottimiste sulle condizioni del lavoro e sulla dinamica dei prezzi. A risentirne sono le societa’ retail, su cui potrebbe gravare un rallentamento della spesa.
Numerose aziende hanno stimato un calo delle vendite nel mese di aprile: il colosso Target ([[TGT]]) e’ arrivato a perdere oltre 3 punti percentuali dopo l’annuncio, la rivale Wal-Mart ([[WMT]]) ha riportato una perdita dello 0.7% a fine giornata.
I due dati macro hanno avuto anche l’effetto di deprimere le quotazioni del dollaro: nel tardo pomeriggio di martedi’ a New York l’euro e’ in progresso nei confronti del biglietto verde a 1.3643.
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Sugli altri mercati, nel comparto energetico il petrolio ha ceduto parte dei recenti guadagni. I futures con consegna giugno sono arretrati di $1.31 a $64.58 al barile in vista dei dati settimanali sulle scorte. Nella seduta precedente erano saliti di circa il 3% a causa dell’instabile situazione geopolitica in Nigeria che potrebbe originare seri problemi nella produzione. In calo l’oro: i futures con consegna giugno sono arretrati di $6.50 a $687.70 all’oncia. In progresso i titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 4.62% dal 4.65% di lunedi’.