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WALL STREET IN RALLY CON IBM E STIME SUI TASSI

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Dopo la brutta prova della scorsa settimana sui mercati azionari americani sono tornati a prevalere gli acquisti. Il Dow Jones e’ avanzato dell’1.36% a 12778, l’S&P500 dell’1.09% a 1416, il Nasdaq ha guadagnato lo 1.57% a 2478. A spingere i listini al rialzo e’ stata la comunicazione dei risultati preliminarI del colosso informatico IBM (IBM) (uno dei trenta componenti del Dow Jones) che ha rivisto al rialzo le stime sui profitti, ad un livello di 20 centesimi superiore al consensus (+24% rispetto allo scorso anno).

Il titolo e’ schizzato di oltre il 10% nel preborsa, per poi ridurre il rialzo giornaliero a +5.33%, riportando l’ottimismo tra gli investitori, ultimamente preoccupati su una stagione degli utili negativa e su un rallentamento generale dell’economia a causa della crisi del credito e della continua debolezza del comparto immobiliare.

“I recenti cali avevano spinto i listini in una condizione di ipervenduto. Avevamo bisogno di un rimbalzo e la notizia diffusa da IBM era proprio quello che ci voleva perche’ cio’ accadesse” ha commentato Richard Cripps, chief market strategist di Stifel Nicolaus.

Note incoraggianti sono emerse anche dal settore finanziario, con le voci di una possibile nuova iniezione di capitali nei colossi Citigroup (C) e Merrill Lynch che, tra l’altro, diffonderanno i risultati trimestrali in settimana. Le due banche dovrebbero riportare svalutazioni record a causa della forte esposizione sul business dei mutui subprime accompagnate dall’annuncio di una riduzione della forza lavoro.

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Nella scorsa settimana un coro di analisti aveva annunciato l’ingresso dell’economia Usa in una fase di recessione, ipotesi rafforzata dal deludente dato sull’occupazione, attestatosi a livelli nettamente inferiori alle attese. La Federal Reserve, attraverso l’intervento di Ben Bernake, ha gia’ anticipato che ulteriori manovre di politica monetaria saranno intraprese per evitare che cio’ accada.

Gli strategist di Credit Suisse hanno raccomandato l’investimento sull’azionario americano proprio sulle prospettive di nuovi tagli ai tassi d’interesse che potrebbe scendere al 3% nella prima meta’ dell’anno. La banca d’affari HSBC ha migliorato il rating sul comparto equity Usa ad “Overweight”, evidenziando come molti fattori negativi sono gia’ scontati nell’attuale valutazione dei listini.

Nel comparto retail (martedi’ osservato speciale per via della comunicazione dei dati sulle vendite al dettaglio) sono avanzate le due societa’ leader nei prodotti per la casa, Home Depot (HD) e Lowe’s (LOW) grazie all’upgrade ricevuto in mattinata; pesanti Sell invece per Sears Holdings (SHLD) vittima di un profit warning.

L’assenza di dati macro ha spinto gli investitori a concentrarsi particolarmente, oltre che sugli sviluppi societari, anche sull’andamento delle commodities. Nel comparto energetico il petrolio ha recuperato terreno ripostandosi sopra la soglia dei $94. I futures con consegna febbraio hanno chiuso con un rialzo giornaliero di $1.51 a $94.20 al barile.

Sul valutario, l’euro ha chiuso in lieve calo nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di venerdi’ a New York il cambio tra le due valute e’ di 1.4870. In forte progresso l’oro che durante le contrattazioni ha toccato un nuovo record storico di $912 l’oncia. I futures con consegna febbraio hanno chiuso in progresso di $5.70 a $903.40 all’oncia. In rialzo infine i Titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 3.79% dal 3.81% di venerdi’.

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