NEW YORK (WSI) – Wall Street chiude la seduta in rialzo dopo una settimana con perdite sopra il 2%. A dare una spinta agli acquisti una serie di annunci di M&A e alle speranze per il lancio di misure di stimolo in Cina. Nonostante i rialzi, i volumi restano sottili come e’ stato per tuttp il mese di marzo. Per gli investitori americana questa e’ una settimana corta: venerdi’ la borsa sara’ chiusa per il venerdi’ santo.
Nel finale, il Dow Jones sale dell’1,49%, a quota 17.976 punti, l’S&P 500 aumenta dell’1,22%, a quota 2.086, il Nasdaq aggiunge l’1,15%, a quota 4.947 punti.
Gli investitori scommettono sull’arrivo di nuove misure di politica monetaria espansiva in Cina, dopo le dichiarazioni della People Bank’s of China durante il fine settimana
Occhio ai dati macro: le spese ai consumi a febbraio sono cresciute in modo modesto rispetto al mese prima (+0,1%) e poco meno delle stime (+0,2%) con i redditi degli americani saliti piu’ delle attese (+0,4% contro un consensus per un +0,3%). Negli Usa il tasso dei risparmi ha raggiunto i massimi della fine del 2012.
Va fatto notare pero’ che un’importante misura dell’inflazione cara alla Federal Reserve (il cosiddetto indice Pce, personal consumption expenditures) il mese scorso ha visto un aumento dello 0,3% su base annuale, risultando ben sotto il target del 2% per 34 mesi di fila complice il crollo dei prezzi del greggio, il dollaro forte e la debolezza delle economie estere. Mentre alcuni funzionari della banca centrale Usa hanno sollevato timori per un’inflazione contenuta, la maggioranza dice che si tratta di un trend transitorio e si aspetta una ripresa verso il 2%.
Sempre dal fronte macro, l’indice delle attività di business della Fed di Dallas è sceso in marzo a -17,4 punti da -11,2 in febbraio. Nel mese la produzione manifatturiera è scesa a -5,2 punti da -0,7 il mese precedente.
In compenso, gli accordi di compromesso per l’acquisto di una casa sono aumentati in febbraio del 3,1% salendo a quota 106,9 punti, il livello piu’ alto degli ultimi venti mesi. Su base annua gli acquisti sono invece saliti del 12%. Per il 2015 le attese di compravendite di case sono pari a circa 5,25 milioni di unita’, in crescita del 6,4% rispetto al 2014.
A parte quelli odierni, il dato macroeconomico della settimana sarà il rapporto sull’occupazione relativo a marzo che verrà diffuso venerdì quando Wall Street sarà chiusa in vista della Pasqua. Quel rapporto potrebbe condizionare le attese per un rialzo o meno dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve già a giugno, ipotesi fino ad ora esclusa dal mercato. In assenza di grandi soprese dai dati economici, i mercati dovrebbero continuare la risalire, secondo Craig Erlam, senior market analyst di Oanda.
“Tenuto conto di quanto negativa è stata la settimana scorsa per l’azionario, un andamento così positivo non è troppo sorprendente”, ha scritto in una email ai clienti.
A livello societario, UnitedHealth compra Catamaran per 12,8 miliardi o 61,50 dollari per azione.
L’israeliana Teva Pharmaceutical Industries ha raggiunto un accordo per comprare l’americana Auspex Pharmaceuticals in un accordo da circa 3,2 miliardi di dollari che permette al gruppo di rafforzarsi nel mercato dei trattamenti per i disordini al sistema nervoso centrale.
Alcoa intende fermare completamente la sua fonderia in Brasile entro meta’ aprile come parte di un piano volto a ridurre i costi. La mossa risultera’ in oneri da ristrutturazione da 10-15 milioni di dollari o un centesimo per azione, nei conti del primo trimestre.
Sul valutario, l’euro -0,06% a 1,08 dollari. Euro/franco svizzero -0,25% a CHF 1,0438. Dollaro/yen +0,62% a JPY 119,86. Euro/yen +0,17% a JPY 129,91.
Tra gli altri mercati, i futures sul greggio a New York -0,27% a $48,74. I contratti sul Brent londinese fanno +0,16% a 56,50 dollari al barile. L’oro perde -1,21% a 1.185 dollari l’oncia. L’argento lascia sul campo -1,75% a 16,77 dollari.
I prezzi dei Treasury iniziano la nuova settimana in modo contrastato con alcuni investitori che puntano sulle prese di beneficio dopo il rally di venerdì scorso. Il fatto che l’azionario globale sia in rialzo contribuisce a ridurre la domanda di asset considerati sicuri. A Il decennale vede rendimenti – che si muovono inversamente ai prezzi – in calo all’1,944%. Il titolo a tre mesi viaggia allo 0,0355%.
(DaC-mt)