Economia

Wall Street in rialzo, analisi tecnica S&P 500

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

NEW YORK (WSI) – Nonostante il default della Grecia e dopo un trimestre da dimenticare, la Borsa statunitense ha chiuso in territorio positivo. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0,79%, a 17.757,91 punti, il Nasdaq +0,53% a 5.013,13 e lo S&P +0,69% a 2.077,42.

Il mercato azionario è stato inizialmente favorito dalla notizia secondo cui il premier greco Alexis Tsipras ha inviato una lettera ai leader di Commissione Ue, Bce e Fmi in cui comunica che il governo è pronto ad accettare quasi tutte le condizioni del nuovo piano di salvataggio proposto dai creditori internazionali. I toni positivi sono stati smorzati nel momento in cui è stato chiaro che l’Europa ha detto no alla ripresa nei negoziati, almeno fino al giorno del referendum in Grecia.

Sul fronte macro dopo la pubblicazione dell’indice ADP del settore privato il dollaro ha guadagnato terreno su euro e yen, superando due soglie prima invalicabili a 123 yen e $1,11 per dollaro. In giugno le aziende degli Stati Uniti
hanno assunto 237.000 nuove persone, facendo meglio delle stime.

Tuttavia un altro dato sui licenziamenti offre un quadro più generale contrastante. Secondo il rapporto Challenger, Gray & Christmas, le principali società statunitensi hanno annunciato un taglio di posti di lavoro di 44.842 unità, in aumento del 9,3% rispetto ai 41.031 di maggio e del 43% rispetto a giugno del 2014. Sono i massimi dal 2010.

Dal punto di vista dei grafici, l’S&P 500 ha mostrato segnali di debolezza nelle ultime sedute, ma pare in ripresa. Con la perdita di -2,09% subita lunedì, l’indice allargato S&P 500 ha rotto un supporto tecnico importante.

Sotto tale livello tecnico, la fase ribassista potrebbe continuare ed estendersi fino a portarsi a quota 2051 e poi 2040 punti.

Il livello al rialzo di 2072, se superato, potrebbe essere decisivo. Se la soglia dovesse essere oltrepassata prima della chiusura un rimbalzo tecnico potrebbe spingere il listino vicino all’area di 2090 e successivamente di 2108.

Sul valutario, euro, che è salito +1,5% nel mese di giugno, cede -0,51% a $1,1090. Ora gli investitori prevedono che l’euro sarà scambiato a $1,07 alla fine del terzo trimestre, appena due centesimi più in alto rispetto alle stime dell’inizio di giugno. L’indice del dollaro guadagna lo 0,5% rispetto alle principali valute concorrenti, a quota 95,9520. Dollaro/yen +0,46% a JPY 123,06. Euro/yen -0,11% a JPY 136,48. Euro/sterlina -0,11% a GBP 0,7088; euro franco svizzero +0,38% a CHF 1,0458.

Tra le commodities, futures sul petrolio -1,35% a $58,67 al barile, Brent -0,82% a $63,07; oro -0,23% a $1.169,61, argento -0,65% a $15,63.

(DaC-Lna)