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Wall Street in rialzo, Nasdaq tocca record intraday. Il segnale ribassista da temere

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NEW YORK (WSI) – Anche Wall Street scommette sull’arrivo imminente di un accordo tra la Grecia e i creditori. Nonostante l’ennesimo nulla di fatto con cui è conclusa la riunione di emergenza dell’Eurogruppo, sui mercati c’è ottimismo, tanto che il Nasdaq Composite sale +0,7% a 5.151,65, e tocca un nuovo record intraday. S&P 500 +0,5% a 2.120,63 punti nei primi minuti di contrattazioni, Dow Jones balza fino a 102 punti.

Reso noto il dato relativo alle vendite di case esistenti in Usa, salite a maggio +5,1% su base annua, a 5,35 milioni di unità, ovvero al massimo dal 2009, meglio delle attese.

Gli investitori sembrano convinti del fatto che la Grecia riuscirà a scongiurare il default (debiti per ben 320 miliardi). Per coprire i buchi creati dalla corsa agli sportelli nei bilanci degli istituti greci, la Bce inoltre ha deciso, per la terza volta in meno di una settimana, di alzare i livelli prestati alle banche elleniche tramite i canali di finanziamento di emergenza ELA.

Sul fronte macro Usa sono previsti l’indice della Fed di Chicago e le vendite di case con contratti in corso. Ma l’impressione degli analisti è che a dettare le mosse degli investitori oggi saranno le notizie che giungeranno dall’Europa.

Tra i titoli, Netflix in rialzo, dopo che la casa di brokeraggio BTIG ha rivisto al rialzo il target sul prezzo a $950 da $600, citando la convinzione che il modello di business che si basa sul servizio di video streaming stia “acquistando un momentum significativo”. Il nuovo target, che è superiore di ben il 45% rispetto al prezzo di chiusura dello scorso venerdì (pari a $657,10), è il più elevato tra quelli dei 36 analisti intervistati da FactSet.

Focus su altri titoli come Allstate, dopo che Citigroup ha rivisto al ribasso il rating da hold a sell, riducendo il target sul prezzo da $74 a $63. Il titolo è in calo.

Carnival segna un rally +3% dopo che Deutsche Bank ha alzato la valutazione da “hold” a “buy”.

Piper Jaffray ha alzato il target sul prezzo di Facebook a $120 da $92, dunque di ben il 30%. Reiterato il giudizio outperform sul titolo. La fiducia si spiega con l’ottimismo sul brand Oculus, società che opera nella tecnologia della realtà virtuale.

Tornando ai mercati, occhio a quanto traspare dallo studio del rapporto tra le opzioni sull’indice che misura la volatilità dello S&P (S&P 500 Volatility Index), meglio conosciuto come VIX. La regola generale vuole che il VIX tende a salire quando il mercato azionario scende. Di conseguenza, valori elevati del Vix sono associati a mercati negativi. Ora, guardando al grafico, si nota come il rapporto tra le opzioni put e call (considerando la media degli ultimi 21 giorni), è al minimo dall’estate del 2008. Ciò significa che ci sono maggiori scommesse su un incremento del Vix (dunque su un calo dei mercati), che non su una flessione del Vix (e dunque su un rialzo dei mercati), tra l’altro al tasso più alto in sette anni.

Sul mercato valutario, euro, dopo aver testato $1,1393, è sostanzialmente piatto con +0,09% a$1,1358. Dollaro/yen +0,45% a JPY 123,20. Euro/franco svizzero +0,40% a CHF 1,0465; euro/sterlina +0,31% a GBP 0,7174. Euro/yen +0,41% a JPY 139,92.

Tra le materie prime, i futures sul petrolio a New York -0,79% a $59,14; Brent -0,65% a $62,61. Oro -1,27% a $1.186,60. Argento -0,55% a $16,02.

(DaC-Lna)