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Wall Street in ritirata, giù dai livelli pre-Lehman

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New York – Chiusura in calo per l’azionario statunitense, in linea con il ritracciamento gia’ visto in Europa. Anche oltre oceano gli investitori sembrano orientati a prese di profitti, incassando i forti rialzi visti la scorsa settimana che hanno fatto risalire l’indice S&P 500 sui massimi dal 2007. Tutti i principali indici azionari statunitensi hanno archiviato la seduta con il segno meno: il Dow Jones ha perso lo 0,38% a 13.384 punti, l’ S&P 500 lo 0,3% a 1.462 punti. Limate le perdite sul Nasdaq Composite, che ha lasciato sul terreno lo 0,09%.

In attesa dell’inizio della stagione delle trimestrali, la borsa americana fa un passo indietro dopo il forte rally della scorsa settimana, che ha visto l’indice S&P 500 mettere a segno un progresso dello 0,5% a 1.466,23 punti. Proprio il paniere allargato S&P 500 ha chiuso venerdì scorso ai massimi degli ultimi cinque anni, ovvero a livelli pre-crisi e pre-Lehman Brothers: era dal 31 dicembre 2007 che non toccava livelli così elevati. Nella sessione odierna, giornata priva di notizie rilevanti dal fronte economico.

Gli indici azionari hanno accolto con favore il buon rapporto sull’occupazione Usa, che ha messo in evidenza a dicembre una creazione di nuovi posti di lavoro +155.000 unità e un tasso di disoccupazione in lieve aumento al 7,8% dal 7,7% precedente, comunque al minimo dal dicembre del 2008.

Complessivamente, la scorsa settimana ha visto lo S&P 500 salire +4,2%, registrando il guadagno più sostenuto dal 2 dicembre del 2011; da segnalare che nel 2012, lo S&P 500 ha segnato un balzo +13%, realizzando il guadagno più forte in tre anni.

Sul versante societario, prende il via domani la stagione dei risultati trimestrali. Si parte con Alcoa, che oggi ha perso l’1,7%.

Negli altri mercati, In ambito valutario, l’euro -0,10% a $1,3059; dollaro/yen -0,34% a $87,86. Euro/yen -0,46% a JPY 114,67. Attenzione ai prossimi livelli cruciali della moneta unica contro dollaro e yen.

Da segnalare che l’euro viaggia ai minimi in tre settimane nei confronti del dollaro, sulla scia di speculazioni secondo cui la Bce segnalerà l’apertura a un taglio dei tassi di rifinanziamento, in occasione del meeting di questa settimana.

Sul fronte delle commodities, i futures sul petrolio -0,41% a $92,71 al barile, quotazioni oro -0,22% a $1.645,30. Rendimenti sui Treasury a 10 anni in rialzo all’1,898%.