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WALL STREET IN ROSSO, DATI E FED DIETRO I SELL

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La seduta di borsa a New York si e’ aperta con gli indici in netto calo. Il Dow Jones cede lo 0.32% a 13431, l’S&P500 lo 0.49% a 1479, il Nasdaq arretra dello 0.52% a 2657. I dubbi sull’efficacia dell’azione coordinata delle Banche Centrali e i contrastati dati macro hanno riportato le vendite sul mercato azionario.

Tra gli operatori circolano sempre piu’ dubbi sull’efficacia dell’azione coordinata delle principali Banche Centrali mondiali comunicata ieri, relativa all’iniezione di liquidita’ nel sistema economico per risolvere la crisi del credito.

La monovra annunciata dalla Fed potrebbe non essere sufficiente a ristabilire la fiducia tra gli investitori e le istituzioni finanziarie. Restano ancora interrogativi precisi sulla conseguenze che il “credit crunch” potra’ avere sui consumatori e sull’andamento economico americano e mondiale piu’ in generale. Il mercato sta attraversando un momento caratterizzato da un’elevata volatilita’, ieri sono state registrate oscillazioni intraday superiori ai due punti percentuali.

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I numerosi dati macro diffusi nel preborsa non hanno offerto particolari segnali incoraggianti in grado di invertire il movimento ribassista. Alcune note positive sono emerse dal comparto del lavoro e dal settore retail (con vendite nel mese di novembre nettamente superiori alle attese), ma l’inaspettata accelerazione dei prezzi alla produzione ha risvegliato lo spettro dell’inflazione.

Il dato, cresciuto +3.2% lo scorso mese, si attestato a livelli ben superiori al consensus (+1.5%). Inoltre e’ risultata peggiore delle attese anche la versione “core” del dato che ha portato il tasso annuale al 2%, proprio al limite del livello di tolleranza stabilito dalla Fed. In calendario sono ancora presenti i numeri sulle sulle scorte di magazzino.

Nessun supporto dalla trimestrale della banca d’investimento Lehman Brothers (LEH): la societa’ ha battuto le stime degli analisti sia sugli utili che sui ricavi, ma il titolo si muove in rosso a causa del debole outlook offerto per il trimestre in corso.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico il petrolio sta ritracciando dopo i forti guadagni realizzati nella seduta di mercoledi’. I futures con consegna gennaio segnano un ribasso di $1.24 a $93.15 al barile. Sul valutario, l’euro e’ in lieve flessione nei confronti del dollaro a quota 1.4690. L’oro arretra di $5.50 a $813.30 all’oncia. Ancora in calo i Titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ avanzato al 4.14%.

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