Le trimestrali decisamente positive venute oggi da alcuni big del mondo finanziario, vale a dire tre fra le maggiori banche d’ affari (Lehman Brothers, Morgan Stanley e Goldman Sachs) non sono riuscite, almeno nella prima parte della seduta, ad imprimere una svolta positiva alla seduta di Borsa a New York.
Alle 18.00 ora italiana l’ indice Dow Jones è in calo dello 0,1% a 9.525,45 punti, il Nasdaq composite è in lieve rialzo, +0,37% a 1.881,5 e lo S&P 500 è invariato, +0,03% a 1.023,09.
La borsa Usa sconta ancora il forte calo di ieri registrato in coincidenza con il terremoto sul mercato dei cambi post-G7.
Eppure, i dati riportati dalle banche sono stati in certi casi molto superiori rispetto alle previsioni degli analisti. Goldman Sachs ha comunicato un incremento dei profitti nell’ ordine del 30%, eppure il titolo lascia sul terreno 3,12 dollari, a 89,54 dollari. Morgan Stanley, che ha più che raddoppiato l’ utile, arretra invece di 66 cents, a 50,49 dollari. Da parte sua Lehman Brothers, che anch’ essa ha raddoppiato i profitti, scende di 25 cents, a 69,96 dollari.
Va anche detto che, almeno in prospettiva, il deprezzamento del dollaro dovrebbe procurare qualche vantaggio alle aziende statunitensi, soprattutto nel comparto delle industrie esportatrici. Al riguardo, va detto che già oggi alcuni titoli particolarmente sensibili all’ andamento del fatturato in altri Paesi hanno registrato progressi.
E’ il caso, fra gli altri, della farmaceutica Pfizer, salita di 50 cents, a 31,64 dollari, o di Kimberly-Clark (che produce la carta Scott ed i Kleenex), avanzata di 26 cents, a 50,96 dollari.
Nel comparto alimentare molto ben comprata Tyson Foods, che guadagna 91 cents, a 14,21 dollari: la società ha preannunciato per il quarto trimestre un utile compreso fra 35 e 40 cents per azione, nettamente al di sopra dei 23 cents pronosticati dagli analisti di Thomson Financial.
Va molto bene, nel settore alberghiero, Marriott International, +2,2 dollari (a 44,7) dopo che un analista di Merrill Lynch ha migliorato la valutazione sul titolo al rango di ‘buy’ dal precedente ‘neutral’.
Oggi sono invece i telefonici ad accusare il colpo, dopo che Verizon Communications, leader della telefonia fissa e mobile, ha tagliato le stime relative agli utili 2003. Il titolo perde 1,37 dollari, a 33,34 dollari, mentre a sua volta SBC Communications arretra di 97 cents, a 22,43 dollari.
Vanno male anche i titoli del comparto Difesa. In questo caso la banca d’affari Smith Barney ha sostenuto che il settore risentirà del progressivo venir meno delle spese militari. Smith Barney ha tagliato anche il rating di Lockheed Martin, primo committente in questo settore, oltre che di Northrop Grunman e di Raytheon, al livello di ‘hold’ (tenere) rispetto al precedente ‘buy’. Lockheed in particolare oggi perde in Borsa 1,69 dollari, a 46,13.
Fra gli altri titoli, Pep Boys – Manny, Moe & Jack, canale di vendita di componenti e di servizi per auto, arretra di 79 cents, a 16,08 dollari. La società ha comunicato che gli analisti hanno eccessivamente valutato l’ impatto immediato derivante dal piano di ristrutturazione, oltre ad aver al tempo stesso sottostimato gli investimenti futuri.
In conclusione, la situazione in Borsa appare più che mai fluida, in attesa di eventuali schiarite che possano venire dai prossimi dati congiunturali e dal susseguirsi delle trimestrali societarie.