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Wall Street inarrestabile: per lo S&P 500 sei sedute su sette in rialzo

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NEW YORK (WSI) – Ancora una seduta in rialzo per Wall Street con lo S&P 500 che archivia la sesta seduta su sette in territorio positivo. Ad alimentare le vendite una serie di trimestrali positive, a dati incoraggianti relativi al comparto manifatturiero cinese e al calo delle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti. Al suono della campanella, il Dow Jones guadagna lo 0,62%, 96 punti, a quota 15.509, il Nasdaq sale dello 0,56%, 22 punti, a quota 3.932 e lo S&P 500 segna un +0,32%, 6 punti, a quota 1.752.

Il petrolio ha chiuso la seduta in aumento: il contratto a dicembre ha registrato un rialzo di 25 centesimi, lo 0,3%, a 97,11 dollari il barile. I titoli di Stato americani sono misti con il rendimento del decennale in rialzo al 2,516% e al 3,608% per il titolo trentennale. Sui mercati valutari, l’euro sale a 1,3803 dollari mentre il biglietto verde perde terreno a 97,34 yen.

Gli investitori continuano a scommettere sul buon andamento dei mercati azionari, grazie ai segnali sul miglioramento dell’economia. In realtà, il quadro è molto più complesso e la stampa americana si accanisce contro le parole dell’ex presidente della Fed Alan Greenspan, secondo cui “se il mercato azionario continuerà a salire, stimolerà l’economia più di qualsiasi altra misura di cui abbiamo discusso fino a questo momento”.

Sul fronte macro, deludono gli ultimi dati sul mercato del lavoro. Nella settimana terminata il 19 ottobre, il numero dei lavoratori degli Stati Uniti che hanno fatto richiesta per la prima volta per ricevere i sussidi di disoccupazione è sceso di 12.000 unità a 350.000. Il dato è stato peggiore delle attese.

In linea con le attese invece il deficit della bilancia commerciale che, nel mese di agosto, è stato pari a $38,8 miliardi, contro i $38,6 miliardi di luglio (dato rivisto al ribasso dai $39,1 miliardi precedentemente riportati).

Peccato che dal 1° agosto del 2010,a fronte di +74%, o +18,2% su base annua di Wall Street, nel secondo e terzo trimestre del 2010 il Pil ha segnato una crescita rispettivamente +3,9% e +2,8% per poi passare nel 2013, sempre nel secondo e terzo trimestre, a un aumento rispettivamente +1,1% e +2,5%; e che gli americani che non fanno parte della forza lavoro erano 84 milioni, e che ora sono 90,6 milioni.

Tornando allo S&P 500, l’indice ha guadagnato +3,9% questo mese, portando l’incremento del 2013 a +22%. Il listino potrebbe essere salito troppo. Lo S&P scambia a un valore pari a 15,8 volte le stime sugli utili delle società, vicino alla valutazione più alta dalla fine del 2009, stando alle rilevazioni di Bloomberg.

In ambito societario, Ford cresce e alza le stime per il 2013. Nel terzo trimestre l’utile lordo segna un nuovo record a 2,6 miliardi di dollari, mentre il netto cala del 22% a 1,27 miliardi a causa di oneri straordinari

ALTRI MERCATI – In ambito valutario, l’euro oscilla nervosamente per poi tornare sopra la soglia di $1,38, ai massimi in due anni, con un incremento +0,24% a $1,3807, dollaro/yen -0,03% a JPY 97,33. Euro/franco svizzero +0,08% a CHF 1,23, euro/yen +0,25% a JPY 134,42.

Riguardo alle materie prime, i commodities, i futures sul petrolio +0,31% a $97,16 al barile, mentre le quotazioni dell’oro +0,22% a 1.336,90 l’oncia.

Dopo una andamento relativamente piatto nell’overnight, i Treasury avevano ripreso a correre salvo poi perdere smalto in seguito alla pubblicazione delle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione, calate piu’ delle attese. I prezzi del decennale – reduci da una due giorni di rally – sono in leggero aumento con i rendimenti in calo al 2,486%. Ieri aveva chiuso per la prima volta da luglio sotto il 2,5%. Il rendimento del titolo a tre mesi e’ invariato allo 0,036%

Questo l’andamento delle altre scadenze: Titoli a 2 anni, rendimenti in ribasso allo 0,315% Titoli a 5 anni, rendimenti in calo all’1,278% Titoli a 30 anni, rendimenti in flessione allo 3,582%