New York – Wall Street ha chiuso in calo per la terza seduta consecutiva spinta al ribasso sempre dai timori di possibili ripercussioni per le difficolta’ di alcuni Paesi dell’Eurozona. Il Dow Jones ha perso lo 0,47% a quota 12446,88; il Nasdaq ha ceduto lo 0,74% a 2781,91 punti.
Il tono ribassista e’ stato perpetuato dalla rinnovata tendenza alle vendite vista all’estero, per via della paura circa lo stato delle finanze dei paesi della periferia dell’area euro. L’indice europeo EuroStoxx 50 e’ pero’ riuscito a ridurre le perdite sotto l’1%.
Il presidente del Consiglio Ue Herman Van Rompuy intanto ha detto che “non esclude” che un vertice straordinario dei capi di Stato e di governo della zona euro possa essere convocato per questo venerdi’ a Bruxelles.
Sul fronte chiave dell’obbligazionario i balzi dei rendimenti dei bond dell’area periferica si sono placati, scendendo dai massimi toccati nella prima mattinata e l’euro ha ridotto le perdite, dopo che sono iniziati a circolare rumor non confermati secondo cui la Bce avrebbe comprato bond italiani e spagnoli. Lo riferiscono ai media alcuni strategist.
Il rendimento sul Btp a 10 anni e’ rimasto 14 punti base piu’ in alto di come aveva cominciato la giornata, al 5,71%, ma tiene a distanza il picco di 5,99% toccato ore prima. L’euro scambia tranquillamente sopra l’area di $1,39 dopo aver raggiunto un minimo record di $1,3836. Ieri aveva chiuso gli scambi a $1,4047.
Dal fronte economico degli Stati Uniti, attenzione oggi ai dati relativi alla bilancia commerciale, che hanno mostrato un inatteso allargamento del deficit della bilancia commerciale ai massimi di quasi tre annni. In giornata sara’ poi la volta della pubblicazione dei verbali del comitato della Fed.
Sul fronte aziendale, movimenti del titolo del colosso dell’alluminio Alcoa, che ha riportato risultati migliori delle previsioni nel corso del secondo trimestre. Di fatto, le vendite di Alcoa sono balzate del 27%, a fronte di utili in crescita a 32 centesimi per azione, contro i 13 centesimi per azione dello stesso periodo dell’anno scorso. Il risultato è stato in linea con le attese degli analisti.
Intanto sul fronte delle commodities futures sul petrolio scendono sul Nymex dello 0,47%, a quota $94,7 al barile. Le quotazioni dell’oro arretrano dello 0,44% circa a $1.542 l’oncia.
Sul fronte valutario l’euro perde terreno di nuovo contro le principali valute. Contro il dollaro si attesta a $1,3998, in contrazione minima. Rallenta la corsa il dollaro, che guadagna solo 0,07 punti a 75.97. Quanto ai Treasuries i rendimenti sul decennale cedono 2,7 punti base a quota 2,89%.