NEW YORK (WSI) – Wall Street continua a inanellare nuovi massimi; e dopo la scia di record segnata dal Dow Jones, oggi tocca allo S&P 500. L’indice, che negli ultimi giorni oscillava a pochi punti di distanza dal record di chiusura testato nel 2007, a quota 1.565,15 punti, ha superato tale livello segnando un nuovo massimo storico. A fine seduta, l’indice segna +0,4% a 1.569 punti mentre il Nasdaq fa +0,35% a 3.256 punti e il Dow sale dello 0,36% a 14.579 punti.
A questo punto, per lo S&P 500, che ha guadagnato il 10% nel primo trimestre, la prossima pietra miliare dell’indice sarà quota 1.576,09, che corrisponde al massimo storico di sempre testato nelle contrattazioni intraday dell’11 ottobre del 2007. Nei primi tre mesi dell’anno il Dow Jones ha guadagnato l’11,2% e il Nasdaq Composite l’8,2%. Per il Dow Jones si è trattato del miglior primo trimestre dal 1998.
I titoli di Stato americani hanno chiuso poco mossi: il bond decennale, benchmark del settore, ad un rendimento dell’1,85% e il trentennale al 3,1%. Sui mercati valutari, l’euro avanza a 1,2822 dollari e il biglietto verde cala a 94,12 yen.
Sul versante macro i dati economici relativi alla maggiore economia al mondo hanno fatto emergere una crescita del Pil superiore a quella precedentemente stimata nel quarto trimestre 2012:cifre riviste a +0,4% da +0,1% reso noto nella prima revisione del dato. In calendario anche i sussidi di disoccupazione, che hanno evidenziato un incremento di 16.000 domande nell’ultima settimana. Il dato non è tuttavia preoccupante in quanto il rialzo è nella norma dell’ultimo anno.
Sempre oggi è stato diffuso, l’indice Pmi Chicago , che misura l’attività manifatturiera dell’area di Chicago. Nel mese di marzo, l’indicatore si è attestato a 52,4 punti, contro i 56,8 punti di febbraio e i 56,5 punti attesi dal consensus. Un dato inferiore alle attese, ma comunque superiore alla linea di demarcazione, 50 punti, che divide la fase di contrazione (valori al di sotto) da quella di espansione (valori al di sopra).
In ambito valutario, l’euro in ripresa dopo aver testato alla vigilia $1,2751, il minimo dallo scorso 21 novembre. La moneta unica sale sul dollaro con +0,20% a quota $1,2805; dollaro/yen -0,19% a JPY 94,25; euro/franco svizzero +0,08% a CHF 1,2199.
Riguardo alle commodities, i futures sul petrolio con scadenza a giugno +0,13% a $96,71 al barile, quotazioni oro -0,26% a $1.603 l’oncia.
Quanto ai Treasuries Usa, i rendimenti decennale registrano un progresso di +2 punti base all’1,86%. E’ il quinto mese consecutivo che i titoli del debito fisso sotto performano la borsa americana, o per lo meno l’indice allargato S&P 500.