La botta dei numeri dell’inflazione in marzo comunicati nel pre-borsa ha scatenato una corsa alle vendite riflessa su tutti i mercati.
L’indice dei prezzi al consumo ha registrato nel mese di marzo un incremento dello 0,7%, al di sopra delle aspettative dei mercati, dopo un aumento dello 05% in febbraio e dello 0,2% in gennaio. (vedi storia WSI).
Quello di marzo e’ il piu’ forte incremento dall’inizio dell’anno, ma a destare le maggiori preoccupazioni preoccupazioni e’ un balzo dello 0,4% del “core index”, ovvero il dato depurato dalle componenti piu’ volatili, quello alimentare e dell’energia.
Per il “core index” si tratta del piu’ forte incremento dal gennaio 1995.
Il dato, secondo gli operatori di mercato, avra’ un forte impatto sulla seduta di oggi, dopo una settimana che, sul tabellone elettronico del Nasdaq, e’ stata bagnata da lacrime e sangue.
La tempesta nel settore tecnologico ha infatti cancellato tutti i guadagni del mercato telematico, schiacciando l’indice in rosso sull’intero anno. Il dato economico di oggi ha cancellato la speranza chiudere una settimana con un’inversione di tendenza.