La seduta a Wall Street prosegue in territorio negativo mettendo fine al recupero registrato dalla borsa americana nella settimana scorsa, la migliore in un anno.
A livello settoriale resistono soltanto i tecnologici (+0.05%), i titoli difensivi delle utilities retrocedono dello 0.13%, flessione di mezzo punto percentuale per i finanziari, -0.8% per gli energetici, giu’ dell’1% il comparto industriale, -1.45% per quello delle risorse di base.
Il Dow segna una flessione dello 0.20% a 10178 (-20 punti), il Nasdaq retrocede dello 0.34% a 2189 (-7 punti), l’S&P 500 cala dello 0.39% a 1074 (-4 punti).
Con l’odierna giornata di borsa prende il via la stagione delle trimestrali e, come di consueto, a dare il calcio di inizio e’ Alcoa. I conti del gigante dell’alluminio sono attesi alla chiusura dei mercati. Il titolo intanto cede il 2% sulle attese (evidentemente non entusiasmanti) riguardanti l’outlook.
Domani tocchera’ a JP Morgan e Google. Il giorno dopo a Bank of America, Citigroup, General Electric e Mattel mentre, tra gli altri big, il 20 sara’ la volta di Goldman Sachs e Apple. Il 23 luglio sara’ Microsoft a svelare i conti. In media per le societa’ dell’S&P 500 e’ atteso un incremento degli utili del 34%.
“La stagione delle trimestrali riportera’ risultati misti, con robuste prospettive per le aziende, meno per le banche”, ha spiegato a Bloomberg Michael Hart, strategist per le valute in Citigroup. L’esperto ha aggiunto che “gli stress test sulle banche europee terranno in agguato il mercato come una spada di Damocle: ma persino la loro pubblicazione difficilmente portera’ sollievo”.
Le dichiarazioni arrivano alla vigilia della riunione dei ministri delle finanze che si incontreranno domani a Bruxelles; i listini europei hanno chiuso con incrementi frazionali (si distingue il +0.5% di Londra nel giorno in cui S&P ha confermato la tripla A).
Sul fronte societario, BP (+5.7%) si muove positivamente nel pre-mercato su voci secondo cui la vendita di asset Usa sarebbe vicina. A comprare sarebbe Apache. Intanto Exxon Mobil avrebbe chiesto alle autorita’ competenti americane di esprimersi sulla possibilita’ o meno da parte del gruppo di acquisire la rivale inglese, al momento indaffarata nel posizionare un nuovo tappo per fermare la marea nera.
Si riaccende l’M&A con Hewitt Associates (+31.7%). Il gruppo di consulenza verra’ acquisito dal gruppo assicurativo di Chicago Aon (-8.3%), che mette sul piatto $4.9 miliardi. Nel comparto media, attenzione a Playboy Enterprises (+35%). Il fondatore Hugh Hefner ha offerto $5.50 ad azione (con un premio del 40% rispetto alla chiusura di venerdi’) per rendere la societa’ privata. Le azioni circolanti sono 33.5 milioni. Il valore dell’operazione e’ stimato intorno ai $184 milioni.
Johnson & Johson (-0.2%) dal canto suo punta a allargare il proprio portafoglio lanciando un’offerta per il produttore di dispositivi minimamente invasivi Micrus Endovascular (+4.4%). Il gruppo ha proposto $23.40 per azione ($480 milioni), con un premio del 5.5% rispetto al valore del titolo nell’ultima seduta di borsa.
I democratici spingono per concludere l’iter di approvazione della riforma finanziaria questa settimana. A livello macro, il calendario odierno e’ scarno.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico le quotazioni del greggio tornano a cedere. I futures con consegna agosto cedono l’1.60% (-$1.22) a quota $74.87. L’oro perde $10.50 a quota $1.199,30 l’oncia. Sul valutario, il cross euro/dollaro si trova a $1.2565 (-0.60%). Quanto ai Treasury, il rendimento sul benchmark decennale si trova al 3.010% dal 3.056% di venerdi’.