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Wall Street: nuovi record per Dow e S&P 500. E per gli analisti la corsa è destinata a continuare

Nuovi record per Wall Street, favoriti dall’avvio sopra le attese della stagione delle trimestrali Usa. Ieri, alla chiusura del mercato, lo S&P 500 è salito dello 0,77% a 5.859,85, mentre il Dow Jones è avanzato di 201,36 punti, sfondando il tetto di 43 mila punti (43.065,22 per la precisone). Per entrambi gli indici si tratta di massimi storici. Il Nasdaq Composite ha aggiunto lo 0,87%, chiudendo a 18.502,69.

Ottimismo sulla stagione delle trimestrali

Ad alimentare l’ottimismo degli investitori sono state le prime trimestrali del settore bancario. In particolare, sotto i riflettori sono finiti i conti di JPMorgan Chase e Wells Fargo, entrambi sopra le attese. Oggi riflettori puntati sui risultati di Bank of America, Citigroup e Goldman Sachs.

Come fa notare Gabriel Debach, market analyst di eToro,

“siamo agli inizi della stagione degli utili del terzo trimestre, ma i primi dati sono incoraggianti. Venerdì scorso, banche come Wells Fargo e JPMorgan hanno riportato risultati robusti, spingendo il mercato al rialzo. I settori tecnologico e delle comunicazioni sono attesi come trainanti, con una crescita a due cifre, mentre il comparto sanitario dovrebbe registrare un +9%. Tuttavia, le attuali valutazioni azionarie lasciano poco spazio per un’espansione multipla. Per sostenere il rally, sarà fondamentale che gli utili aziendali continuino a crescere a un ritmo sano”.

Finora delle 30 società dello S&P 500 che hanno pubblicato i risultati, circa il 5% ha battuto le attese  rispetto al 3% dello scorso trimestre, secondo le stime Bank of America. Complessivamente, le stime di FactSec per il terzo trimestre del 2024 sono per un tasso di crescita annuale degli utili delle società che appartengono allo S&P 500 del 4,2%. Se così fosse, si tratterebbe del quinto trimestre di fila in crescita per gli utili Usa, anche se con la percentuale più debole degli ultimi quattro trimestri.

A proposito della stagione degli utili, gli analisti di UBS spiegano:

“Ci aspettiamo una crescita degli utili per azione (EPS) dell’indice S&P 500 del 5-7% per il trimestre di settembre, rispetto all’11% del secondo trimestre a causa del calo dei prezzi del petrolio”, hanno scritto in una nota. “Ma la nostra previsione di crescita degli utili per l’intero anno 2024, pari all’11%, rimane invariata e riteniamo che i risultati del terzo trimestre dovrebbero confermare che la crescita degli utili delle società a grande capitalizzazione è solida in un contesto macro resiliente”.

Dove andrà Wall Street nei prossimi mesi

Nonostante la Borsa Usa abbia aggiornato i massimi storici, gli investitori restano in ansia in attesa delle elezioni Usa, in calendario il 5 novembre, ma anche per l’aumento repentino dei rendimenti del Tesoro, l’incertezza sul ritmo dell’allentamento della politica della Federal Reserve e, non ultimo, per l’escalation dei rischi geopolitici in Medio Oriente.

Secondo Ross Mayfield, investment strategist di Baird, nelle prossime tre settimane non è dunque escluso un ritorno alla volatilità. Anche se in un “orizzonte temporale di tre o sei mesi” l’esperto si dice “ottimista alla luce di un ridimensionamento dei tassi, un atterraggio morbido dell’economia e un buon andamento degli utili” della Corporate Usa.

E su un futuro in rosa per i mercati statunitensi scommette anche Peter Oppenheimer, chief global equity strategist di Goldman Sachs. Secondo l’esperto, l’economia statunitense sta entrando “in una fase più favorevole del ciclo grazie ad un miglioramento della crescita economica e tassi di interesse più bassi, una combinazione storicamente positiva per le azioni”.

Un view positiva sul mercato arriva anche da UBS. Nonostante, le valutazioni elevate, gli analisti della banca elvetica si aspettano che lo S&P 500 raggiungerà 6.200 punti entro giugno 2025, il 6% sopra i livelli attuali. Tutto questo grazie ad una serie di fattori che vanno dal miglioramento delle prospettive di crescita economia, passando dagli utili, fino ad arrivare alla politica espansiva e alle prospettive brillanti per il settore dell’Intelligenza artificiale.

Ricordiamo che l’S&P 500 ha guadagnato oltre il 23% quest’anno. Il mercato toro ha recentemente compiuto due anni e il benchmark ha guadagnato complessivamente circa il 63% da quando ha toccato il minimo di chiusura nell’ottobre 2022.

A proposito dei nuovi massimi dello S&P 500, Debach (eToro), spiega che si tratta di un risultato impressionante, considerando che questo equivale a un nuovo record ogni quattro sedute su un totale di 197 sessioni.

“L’euforia è palpabile, ma non è priva di rischi. Il Fear and Greed Index si attesta a 76 punti, indicando estrema avidità. Anche l’equity put/call ratio è ai minimi dell’anno, segnalando una bassa domanda di copertura sui ribassi. Tuttavia, questo entusiasmo sfida una serie di venti contrari: tra tutti, i rendimenti dei Treasury in aumento, rischi geopolitici in Ucraina, Medio Oriente ma anche Taiwan e Corea, e le elezioni statunitensi alle porte con la loro carica di incertezze. L’ottimismo attuale, se già scontato nei prezzi, potrebbe esaurire presto lo spazio per ulteriori rialzi. La volatilità potrebbe riaffacciarsi se il mercato non dovesse soddisfare le aspettative elevate. Le trimestrali saranno pertanto cruciali a sostenere il rally”.