La partenza a Wall Street e’ decisamente negativa con il peggior scivolone da quasi un mese.
Dopo il Dow cede 172.17 punti a 10472.08 (-1.62%), il nasdaq perde 48.62 punti a 2228.55 (-2.14%) mentre l’S&P 500 lascia sul terreno 18.25 punti a 1102.81 (-1.63%). In quest’ultimo caso, la soglia tecnica cui si guarda oggi e’ a 1110. Se alla fine della seduta il valore si confermera’ al di sotto di tale livello il mercato potrebbe prendere una brutta piega.
Gli operatori, gia’ alle prese con la decisione arrivata ieri da parte della Fed di ricomprare titoli di stato a lunga scadenza con l’intento di risollevare l’economia, si sono trovati a dover fare i conti anche con dato sulla bilancia commerciale di giugno peggiore delle attese. A giugno le importazioni sono aumentate del 3.1% mentre le esportazioni sono scese dell’1.3% portando cosi’ il deficit ai massimi di 21 mesi. E’ salito del 17% il disavanzo con la Cina, top dell’ottobre 2008.
Torna d’attualita’ il timore sullo stato di salute degli Stati Uniti. Se ieri il mercato aveva parzialmente gradito l’annuncio arrivato dalla Fed, che ha anche comunicato di aver mantenuto tassi di interesse vicini allo zero “per un periodo prolungato di tempo”, oggi lo scetticismo ha la meglio.
Si guarda anche al rallentamento dell’economia cinese: la produzione industriale ha segnato il mese scorso un +13.4% da +13.7% di luglio (leggermente sopra le attese). Le vendite al dettaglio, invece, hanno registrato un rialzo del 17.9% a luglio contro +18.3% del mese prima (sotto le stime).
Sul fronte macro, restano in calendario alle 16:30 ora italiana tocchera’ alle scorte di petrolio mentre alle 20:00 sara’ la volta del bilancio del Tesoro.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico i futures sul petrolio con consegna settembre cedono $1.05 a $79.20. Il derivato con scadenza agosto dell’oro avanza di $10 a $1208. Sul valutario l’euro scivola dell’1.37% a quota $1.2996. Quanto ai Treasury i prezzi del benchmark decennale salgono, con il rendimento che scende al 2.7080 dal 2.7810% di ieri.