(Teleborsa) – La borsa di Wall Street taglia il traguardo di metà seduta sulla parità, in una giornata caratterizzata da alcuni dati macroeconomici contrastanti. Dopo un avvio vivace sostenuto dai numeri migliori delle attese sulle vendite al dettaglio, gli indici a stelle e strisce hanno ritracciato sulla scia della delusione per l’indice sulla fiducia dell’Università del Michigan sceso inaspettatamente (gli analisti avevano previsto che rimanesse invariato) e per i dati sulle scorte e vendite di gennaio, per poi portarsi attorno ai livelli della vigilia. In questo momento il Dow Jones guadagna un timido 0,04%, mentre il Nasdaq e l’S&P500 limano rispettivamente lo 0,06% e lo 0,02%. Tra le trenta blue chips del Dow Jones maglia rosa per Caterpillar con un guadagno del 2,45%, ma fanno bene anche American Express +1,89% e Home Depot +1,15%. Tra i peggiori performers si colloca Pfizer con una discesa dell’1,16%. Ieri sera il colosso farmaceutico ha reso noto che gli studi clinici sul Figitumumab, un farmaco per la cura di alcuni tumori, non hanno prodotto i risultati sperati. Pfizer e un’altra big del settore farmaceutico, la Abbot Laboratories che sta cedendo al Nyse il 2,88% dopo un downgrade, contribuiscono al cattivo andamento del settore health Usa, che sta cedendo sul DJ 600 Health lo 0,72%.
Iscriviti alla Newsletter per rimanere sempre aggiornato sul mondo dei mercati, dell'economia e della consulenza finanziaria.
Compilando il presente form acconsento a ricevere le informazioni relative ai servizi di cui alla presente pagina ai sensi dell'informativa sulla privacy.
Abbiamo ricevuto la tua richiesta di iscrizione. Conferma la tua iscrizione facendo clic sul link ricevuto via posta elettronica.
Se vuoi ricevere informazioni personalizzate compila anche i seguenti campi opzionali.
Compilando il presente form acconsento a ricevere le informazioni relative ai servizi di cui alla presente pagina ai sensi dell'informativa sulla privacy.
Ti potrebbe interessare
Entra nel vivo la campagna elettorale per le Presidenziali Usa. In attesa del faccia a faccia Harris-Trump, in calendario il 10 settembre, l’ex presidente affina il suo piano economico per contrastare la candidata dem. E tira fuori l’idea di coinvolgere il patron di Tesla nel nuovo governo, qualora dovesse vincere le elezioni.
L’industria dell’auto, tradizionale motore dell’economia tedesca, rischia di mandare in rosso il Pil della ex locomotiva europea. Una situazione del tutto insolita, che ha diverse cause. Che cosa sta succedendo
Stretta in arrivo sulle esportazioni e sulle importazioni di valuta in qualsiasi forma sopra i 10mila euro.