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Wall Street piatta. S&P 500: nel 2011 trend più debole dal 1970

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(in aggiornamento)

New York – Wall Street prosegue la giornata di contrattazioni all’insegna della cautela, caratterizzata ancora da volumi particolarmente bassi in occasione del periodo di festività. Gli indici falliscono il tentativo di un forte recupero: la ripresa successiva alla pubblicazione del dato relativo alla fiducia dei consumatori è infatti durata il tempo di qualche minuto.

Alle 17.15 ora italiana, il Dow Jones scende di 3,90 punti (-0,03%), a quota 12.290,1 punti, mentre il Nasdaq sale di 2,40 punti (+0,09%), a 2.621,04. Piatta anche la performance dello S&P 500, che avanza di 1,10 punti (+0,09%), a 1.266,43.

Il dato della fiducia dei consumatori, stilato dal Conference Board e relativo al mese di dicembre, si è attestato al record dallo scorso aprile, balzando a 64,5 punti, ben oltre le attese degli analisti, che avevano stimato un rialzo limitato a 58 punti.

“I consumatori sono più ottimisti riguardo alle condizioni in cui versano le imprese e riguardo alle prospettive del mercato del lavoro; ritengono anche che le loro condizioni finanziarie continueranno a migliorare”, ha commentato Lynn Franco, numero uno del Conference Board, l’istituto che ha diffuso l’indicatore.
Detto questo, Franco ha anche frenato gli entusiasmi eccessivi. “Sebbene i consumatori stiano completando l’anno con uno spirito migliore, è troppo presto per dire se si tratta di un rimbalzo rispetto alle flessioni precedenti o di un cambiamento sostenibile di attitudine”.

Inoltre, dati meno confortanti sono arrivati prima della sessione, esattamente con l’indice Fed di Chicago, che ha segnato una flessione dello 0,1% a novembre e con i prezzi delle case delle 20 maggiori aree metropolitane Usa -misurati dall’indice Case-Shiller -, che a ottobre hanno segnato una flessione del 3,40% su base annua, calando dell’1,2% su base mensile.

Con la fine dell’anno ormai prossima, è tempo di bilanci: e per gli indici azionari americani non si tratta di bilanci molto positivi. Secondo un articolo scritto da Bloomberg, infatti, lo S&P 500 è salito quest’anno dello 0,6% appena; l’ultima volta che segnò un movimento ancora più debole, su base annua, fu nel 1970, quando scese dello 0,1%.

Tornando alla sessione odierna, tra le storie societarie di rilievo della giornata di oggi, da monitorare Apple, che è stata condannata a pagare 900.000 di euro per comportamento scorretto nei confronti dei consumatori italiani. Ma il titolo sale dello 0,68%.

Tra i titoli, in rialzo gli energetici – tra cui Chevron +0,42% – che beneficiano del rialzo delle quotazioni del petrolio. Giù tra i finanziari Bank of America -1,43%, JPM -0,49%, Citigroup -0,36%.

Sul fronte valutario, l’euro è piatto nei confronti del dollaro (+0,12%) attestandosi a $1,3071, mentre arretra contro il franco svizzero a CHF 1,2216 (-0,08%). La moneta unica scende sullo yen a JPY 101,74 (-0,08%).

Riguardo alle commodities, i futures sul petrolio salgono dello 0,88%, a quota $100,56 al barile, mentre le quotazioni dell’oro sono a $1.597,10 l’oncia (-0,55%). I rendimenti sui titoli a dieci anni sono in flessione al 2,014%.