NEW YORK (WSI) – Chiude all’insegna della cautela seduta di Wall Street. Il bilancio settimanale resta comunque positivo per la quarta settimana di fila. Dopo il suono della campanella, il Dow segna un calo dello 0,10% a 17.634 punti, il Nasdaq sale dello 0,02% a 4.688 punti mentre lo S&P 500 guadagna lo 0,02% a 2.039 punti, vicino ai record.
Fari sulla Fed con gli investitori che si preparano ad un eventuale rialzo dei tassi d’interesse nel primo trimestre del 2015, come ipotizzato oggi dal governatore della Fed di St. Louis James Bullard.
Il petrolio a dicembre ha aggiunto 1,61 dollari a 75,82 dollari il barile. Nonostante il rialzo il greggio ha chiuso la settimana in calo per la settima volta di fila, registrando la piu’ lunga serie di ribassi dal 1986. Nel frattempo, i titoli di Stato americani chiudono positivi con rendimenti in calo al 2,31% per il benchmark decennale e al 3,04% per il titolo trentennale. Sui mercati valutari, l’euro guadagna a 1,2527 dollari mentre il biglietto verde avanza contro lo yen a quota 116,20.
Gli investitori restano cauti all’indomani di una nuova seduta record per il Dow Jones. Nonostante cio’ il passo dei rialzi ha decelerato: l’indice delle 30 blue chip e’ in rialzo dell’1,5% da inizio novembre contro il +7,9% dai minimi del 16 ottobre scorso fino alla fine dello stesso mese.
Venendo ai dati macro, secondo il Dipartimento del Commercio, lo scorso mese, le vendite al dettaglio sono rimbalzate a dello 0,3% (dopo il -0,3% di settembre). Complice il calo del prezzo della benzina che ha favorito l’acquisto di merci e servizi da parte delle famiglie americane, le vendite complessive sono state pari a 444,49 miliardi di dollari. Al netto dell’acquisto di gas, le vendite sono balzate in avanti del 5%, dopo il -0,2% di settembre.
Il dato viene interpretato come un potenziale segno del fatto che i consumatori hanno ripreso a spendere. E il continuo calo dei prezzi dei carburanti potrebbe sostenere i consumi nel periodo dello shopping natalizio. Sebbene il rapporto corrobori la tesi di chi sostiene che l’economia americana sta accelerando, le basse pressioni inflative permettono alla Federal Reserve di temporeggiare prima di tornare ad alzare i tassi di interesse.
Oltre le attese anche la fiducia dei consumatori americani, misurata dall’indice Michigan, che e’ salita in ottobre a 89,4 da 86,9 di settembre. Il dato e’ superiore alle attese degli analisti, che scommettevano su 87,5. Nei cinque anni che hanno preceduto la recessione iniziata nel dicembre 2007, la media dell’indice Michigan era 89, contro una media di 64,2 nei 18 mesi di contrazione che sono seguiti.
I prezzi all’import negli Stati Uniti in ottobre sono calati dell’1,3%. Si tratta del calo maggiore dal giugno 2012. Il dato e’ in linea con le attese degli analisti.
Sul fronte societario, Halliburton guadagna sulla notizia di trattative in corso con Baker Hughes per una potenziale fusione che aiuterebbe le due societa’ a far fronte al calo dei prezzi del greggio. Al suo debutto sul Nasdaq Virgin America balza del 34,48% a 30,93 dollari per azione contro un prezzo di collocamento di 23 dollari per azione e un’apertura a 26,50 dollari per azione. Infine Hertz Global Holdings perde il 12,8% che in seguito a una revisione contabile ha deciso di rivedere e riformulare oltre i risultati del 2011 anche i conti trimestrali e annuali del 2012 e 2013.
(Lna – MT)