NEW YORK (WSI) – Apertura in territorio positivo per Wall Street dopo il dato sulle vendite al dettaglio, calate a sorpresa, e dei prezzi alla produzione, scesi a settembre più delle attese e in un anno sui minimi del 2009. In avvio di seduta, il Dow segna un aumento dello 0,13% a 15.593 punti, il Nasdaq fa +0,27% a 3.955 punti mentre lo S&P 500 guadagna lo 0,35% a 1.766 punti.
Intanto gli operatori di borsa si preparano alla due giorni della Fed, che inizia oggi e terminera’ domani con l’annuncio sui tassi di interesse. L’attenzione è soprattutto sull’intenzione o meno di Ben Bernanke di iniziare a staccare la spina al programma di QE, dunque di lanciare il tapering. Tuttavia, secondo la maggior parte degli analisti, il pericolo è per ora schivato, e la Fed dovrebbe iniziare a ridurre la quantità di titoli che acquista per garantire la maxi iniezione di liquidità a partire dal prossimo anno.
Sul fronte macro, nel mese di settembre le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno segnato un calo dello 0,1%, a fronte di attese pari a +0,1%. Il calo, rispetto ad agosto (quando erano balzate dello 0,2%), e’ legato soprattutto alle performance deludenti delle vendite automobilistiche (-2,2%) e dei grandi magazzini (-0,9%). Nello stesso mese, l’indice dei prezzi alla produzione è calato dello 0,1% mensile a fronte di un aumento dello 0,2% atteso dal mercato. Su base annua, l’indice ha segnato un aumento dello 0,3%, il livello più basso dall’ottobre del 2009.
Salgono intanto per il quindicesimo mese consecutivo i prezzi delle case. Nel mese di agosto, secondo quanto risulta dall’indice S&P/Case-Shiller, che misura l’andamento dei prezzi delle case unifamiliari nelle 20 principali negli Usa, è aumentato ad agosto, su base annua, del 12,8% a fronte del +12,4% messo in conto dal consensus. Si è trattato del più forte aumento dall’inizio del 2006. Gli economisti avevano atteso un aumento del 12,4%.
Apple sotto pressione: hanno deluso gli utili riportati nella serata di ieri. Per il terzo trimestre consecutivo, il colosso non ha assistito, di fatto, ad alcuna crescita degli utili. I profitti si sono attestati a $7,5 miliardi nel quarto trimestre fiscale, su un fatturato $37,5 miliardi, in calo rispetto agli $8,2 miliardi di utili dello stesso periodo dello scorso anno, su un fatturato di $36 miliardi. Inoltre, la leadership mondiale nel mercato degli smartphone è ormai di Samsung.
ALTRI MERCATI – In ambito valutario, l’euro -0,20% a $1,3756; dollaro/yen +0,15% a JPY 97,80; euro/franco svizzero +0,05% a CHF 1,2353; euro/yen -0,06% a JPY 134,55.
Riguardo alle materie prime, i commodities, i futures sul petrolio -0,54% a $98,15 al barile, quotazioni oro +0,57% a $1.359,70.