NEW YORK (WSI) – Chiusura in calo per la Borsa Usa dopo quella di ieri, finita sui minimi di tre settimane, cosa che ha cancellato tutti i guadagni che gli indici avevano registrato lunedi’.
Nel finale, il Dow Jones perde lo 0,56% a 17.651 punti, lo S&P 500 lascia sul terreno lo 0,59% a 2.051 punti mentre il Nasdaq segna un calo dello 0,79% a 4.725 punti.
A pesare sull’andamento della borse c’e’ anche il settore energetico che interessa soprattutto sull’S&P 500. Il tutto si inserisce in una giornata mista dal punto di vista dei dati macroeconomici, che favorisce l’approccio cauto della Federal Reserve.
Tra gli investitori sembra essere tornato il timore per la crescita globale. In Usa ci sono molti dati da digerire: nel settore privato ad aprile sono stati creati 156.000 posti di lavoro, meno delle stime per un rialzo di 196.000; il deficit commerciale e’ calato a marzo del 13,9% a 40,44 miliardi di dollari, oltre le previsioni; la produttivita’ nel primo trimestre e’ scesa dell’1%, meno del ribasso dell’1,4% previsto.
Il petrolio e’ riuscito a recuperare e a riportarsi di poco sopra la parita’ chiudendo la sessione in positivo. Questo dopo una mattinata di forti rally grazie ai timori per i tagli alla produzione canadese. La crescita e’ stata invertita dalla pubblicazione del dato sulle scorte americane che sono superiori alle attese: hanno toccato i massimi del gennaio scorso, crescendo a 2,8 milioni di barili la scorsa settimana, un milione di barili in piu’ rispetto a quanto si attendevano gli analisti. Il contratto a giugno ha guadagnato lo 0,3%, 13 centesimi, 43,78 dollari al barile. Il leggero rialzo inverte una striscia di chiusure in rosso che si protraevano da tre giorni.
Sull’obbligazionario i treasuries decennali sono invariati e rendono poco sotto l’1,8%. Poco mossi anche i trentennali con un rendimento al 2,657%.
Tra i titoli, Priceline, agenzia di viaggio online, ha annunciato un utile trimestrale sopra le stime degli analisti. L’utile del periodo è cresciuto del 24% a 532 milioni, pari a 10,54 dollari per azione. Gli analisti stimavano un utile per azione di 9,65 dollari.
Time Warner ha riportato un rialzo dei ricavi trimestrali del 2,5% a 7,31 miliardi di dollari grazie alla crescita degli abbonamenti per le reti Turner Broadcasting e Home Box Office.