Dopo poco piu’ di due ore dall’inizio delle contrattazioni i listini azionari Usa si muovono in territorio positivo. Il Dow Jones guadagna lo 0.24% a 13321, l’S&P500 lo 0.10% a 1470, il Nasdaq avanza dello 0.28% a 2670 Dopo il forte rally di ieri (il migliore di quasi 5 anni) sui mercati americani erano inizialmente tornate a prevalere le vendite sotto forma di prese di beneficio. Molti operatori avevano infatti preferito intascare parte dei recenti guadagni originati dalle parole del Vice Presidente della Fed, Donald Kohn, che hanno risollevato le speranze di un taglio al costo del denaro al meeting dell’11 dicembre.
I dati macro diffusi nel preborsa hanno evidenziato un buon andamento dell’attivita’ produttiva Usa e un deterioramento delle condizioni del mercato del lavoro. Il Prodotto Interno Lordo Usa del terzo trimestre e’ stato rivisto al rialzo al 4.9% dal 3.9% della lettura preliminare, le richieste di sussidio da parte dei senza lavoro sono cresciute ai massimi livelli di quasi due anni. E’ risultato piu’ debole delle previsioni l’aggiornamento sul comparto immobiliare.
Particolare attenzione sara’ riposta anche sulla trimestrale del colosso informatico Dell (DELL) che verra’ diffusa subito dopo la chiusura delle borse. Negli ultimi mesi l’azienda ha utilizzato un stategia di marketing “diretta”, molto vicina alla domanda dei consumatori e potrebbe percio’ indicare accuratamente l’attuale sentiment delle famiglie americane in un periodo particolare dell’anno caratterizzato dalla corsa allo shopping natalizio.
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Tra i singoli titoli, spicca il rialzo della societa’ di brokeraggio E*Trade (ETFC), schizzata +24% nel preborsa grazie all’investimento di $2.5 miliardi da parte del gruppo Citadel. Il titolo era crollato in borsa la scorsa settimana perche’ colpito dal “credit crunch”. In forte calo invece la societa’ retail Sears che ha riportato un calo del 99% dei profitti nell’utlimo trimestre, sollevando non poche preoccupazioni sull’intero settore.
Sugli altri mercati, dopo aver ceduto vistosamente terreno nelle ultime due sedute, il petrolio e’ tornato a spingersi con forza al rialzo. I futures con consegna gennaio segnano un rialzo di $1.93 a $92.55 al barile. Sul valutario, l’euro e’ in flessione nei confronti del dollaro a quota 1.4769. L’oro arretra di $1.60 a $805.70 all’oncia. In recupero i Titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 3.9360%.
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