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Wall Street recupera nel finale, nuovo record per il Dow

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NEW YORK (WSI) – Chiusura poco mossa per Wall Street, che nel finale recupera le perdite accumulate durante la seduta. Nel finale, il Dow sale dello lo 0,02% a 16.946 punti (16.943 punti alla chiusura di ieri), il Nasdaq sale dello 0,04% a 4.338 punti mentre lo S&P 500 registra una flessione dello 0,01% a 1.951 punti (lo stesso livello di ieri).

Il petrolio ha terminato in lieve ribasso: il contratto con scadenza a luglio ha perso 6 centesimi attestandosi a quota 104,35 dollari il barile. Nel frattempo, i titolo di Stato americani restano negativi con rendimenti al 2,63% per il benchmark decennale e al 3,46% per il titolo trentennale. Sui mercati valutari, l’euro perde terreno a 1,3541 dollari mentre il biglietto verde cala a 102,34 yen.

Sul fronte macro, crescono dell’1,1% nel mese di aprile le scorte industriali statunitensi, attestandosi a 530,6 mld di dollari. Il dato, comunicato dal Bureau of Census statunitense, è superiore alle stime degli analisti che avevano previsto un +0,5%. Su base annua invece le scorte hanno evidenziato un aumento del 6,7%. Nello stesso periodo le vendite sono migliorate dell’1,3% a 450,2 mld di dollari. Su base annua si è avuto un aumento del 7,8%. La ratio scorte/vendite si è attestata all’1,18 come a marzo. Nell’aprile del 2013 era pari all’1,19.

In crescita i mercati emergenti, che hanno testato il record in 13 mesi. Acquisti sui Treasuries Usa, al massimo in quattro settimane.

Per l’indice delle 30 blue chip e quello benchmark si è trattata rispettivamente dell’ottava e della diciottesima giornata dell’anno su nuovi massimi. Un’economia che continua a migliorare, seppur lentamente, politiche monetarie accomodanti e bassi tassi di interesse stanno in generale sostenendo l’azionario dove oggi potrebbe esserci una pausa in assenza di spunti macroeconomici. Intanto lo Stoxx Europe 600 si avvia verso la quinta seduta consecutiva al rialzo portandosi sui massimi di sei anni e mezzo mentre lo Shanghai Composite cinese e’ salito dell’1,1% dopo notizie che la banca centrale locale ridurra’ i requisiti sulle riserve per le banche.

Da segnalare che nell’ultimo mese il valore dell’azionario globale è cresciuto di più di $2 trilioni a $64,8 trilioni, al massimo da almeno il 2003. “I rialzisti sono chiaramente al comando – ha commentato in un’intervista a Bloomberg Francois Savary, responsabile della divisione degli investimenti presso Reyl & Cie – Ma anche con il miglioramento dei dati economici, ritengo che il mercato azionario Usa sia corso troppo e troppo velocemente, e non intravedo da qui un grande potenziale. Uscirei dall’azionario Usa per puntare sui mercati emergenti”.

Tra i titoli, Radioshack perde terreno dopo la pubblicazione dei risultati, che hanno mostrato una perdita maggiore delle attese nel trimestre.

Achillion Pharmaceuticals sale di circa il 40% nel pre-borsa sulla scia delle dichiarazioni relative alla sperimentazione clinica di fase 1 e l’upgrade di JMP Securities.

Spherix sale, dopo che una delle sue controllate ha annunciato una causa sui brevetti contro Huawei Device USA.