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Wall Street: rialzisti al comando dopo Bce, ma tutto si gioca sul lavoro

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New York – Rialzisti sul sedile di guida a Wall Street, con i principali indici azionari che riescono a guadagnare terreno nonostante i dati poco incoraggianti arrivati dal mercato del lavoro. L’indice allargato S&P 500 avanza dello 0,47%, il Dow Jones guadagna lo 0,48%, mentre il Nasdaq e’ sostanzialmente invariato.

Il numero di persone che in Usa ha fatto richiesta di assistenza statale per la loro condizione di disoccupati e’ salita nell’ultima settimana a quota 367 mila, stando alle cifre annunciate dal Dipartimento del lavoro. I dati si confrontano con le stime degli analisti che erano per un risultato di 365 mila unita’.

L’euro intanto accelera per il sesto giorno di fila nei confronti dello yen a quota 101,72, con l’indice volatilita’ delle valute delle G7 misurato da JP Morgan che e’ scivolato ai minimi di cinque anni.

Questo non vuol dire che il nervosismo non manchi nelle sale operative, sopratutto in considerazione dell’incertezza molto alta sul destino di Spagna e Grecia. Preoccupa inoltre la crescita nulla in Francia, che pare avviata a sprofondare in una seconda fase di recessione dopo aver annunciato un piano di €30 miliardi di tagli e tasse.

Sul fronte occupazionale Usa, “Il messaggio piu’ importante arrivera’ domani dal report sull’occupazione negli Stati Uniti”, ha dichiarato a Bloomberg Herbert Perus di Raiffeisen. “Il dato sara’ cruciale”. Le attese sono per un incremento del tasso di disoccupazione all’8,2% dall’8,1% in settembre, con la creazione di 120 mila posti di lavoro.

Entrando nel capitolo delle storie societarie, Hewlett-Packard e’ in denaro dopo aver subito un tonfo del 13% ai minimi di dieci anni. Il Ceo Meg Whitman ha previsto che la societa’ informatica registrera’ un utile inferiore alle stime nell’esercizio fiscale del 2013. Whitman ha spiegato che i tempi non sono ancora maturi per una svolta per il produttore di computer. Per quella bisognera’ aspettare.

Male invece Avery Dennison, che paga il fatto che il colosso 3M sia riuscita a strappare un accordo per comprare il suo business di prodotti per l’ufficio.

In ambito valutario, l’euro +0,64% a $1,2987, punta verso quota $1,30. Dollaro/Yen -0,03%, a JPY 78,44, euro/yen +0,61% a JPY 101,89.

Per terminare la panoramica sui mercati, riguardo alle commodities, i futures sul petrolio +1,35% a $89,33 al barile, mentre le quotazioni dell’oro +0,78% a $1.793,60 l’oncia. Le quotazioni del metallo prezioso viaggiano sui massimi degli ultimi sette mesi. Quanto ai Treasury, i rendimenti a 10 anni salgono all’1,63% prima della pubblicazione delle minute della Federale Reserve relative al suo incontro del 12-13 settembre.