NEW YORK (WSI) – Chiusura contrastata per Wall Street che, dopo aver aperto i battenti in rialzo, ha visto prevalere la cautela. Il Dow Jones ha ridotto notevolmente i guadagni mantenendosi in territorio positivo grazie al rally di Nike: +0,70% a 16.315 punti. S&P 500 (-0,06% a 1.931 punti) e Nasdaq (-1,02% a 4.686 punti) invece hanno virato in negativo.
Da notare come l’Etf iShares Nasdaq Biotechnology sia nuovamente sotto pressione (-6%): a livello intraday ha perso oltre il 20% dal picco delle ultime 52 settimane. Dow e Nasdaq sono tornati in correzione, ossia in calo di almeno il 10% dai massimi visti nelle ultime 52 settimane. Rispetto a questi valori, l’S&P 500 e’ in calo circa del 9,3%. Tutti e tre gli indici sono in ribasso da inizio anno.
Gli investitori inizialmente avevano reagito con entusiasmo alle parole di ieri di Janet Yellen. Il governatore della Federal Reserve ha lasciato la porta aperta a un rialzo dei tassi entro fine anno, cosa che viene interpretata come la dimostrazione del fatto che l’economia globale potrebbe non essere fonte di preoccupazione come si credeva.
Intanto è arrivata un’altra prova del buon andamento dell’economia Usa: nel secondo trimestre, il Pil e’ cresciuto su base annuale del 3,9% contro stime per un +3,7%, tanto quanto aveva indicato una prima lettura. La revisione al rialzo è legata a spese dei consumatori, investimenti delle aziende e settore immobiliare.
Il dato conferma che l’economia americana continua a crescere ma c’e’ il rischio che il suo slancio possa avere rallentato nel trimestre in corso. La Federal Reserve la settimana scorsa aveva deciso di lasciare invariati i tassi per via degli sviluppi all’estero ma ieri il governatore Janet Yellen ha ribadito che una stretta e’ possibile quest’anno. Molti investitori tuttavia restano scettici. Stando ai future sui Fed Funds – usati dagli investitori per fare scommesse sulla politica della Fed – le probabilita’ di un aumento del costo del denaro a ottobre sono all’11% e per dicembre al 35%.
I prezzi dei Treasury hanno toccato i minimi di seduta dopo la pubblicazione della seconda lettura del Pil. Il decennale vede rendimenti – che si muovono inversamente ai prezzi – salire al 2,1765% dal 2,125% di ieri, quando si era portati sui minimi di un mese. Il titolo a tre mesi viaggia allo 0,0153%.
Sul valutario, l’euro è in flessione di piu’ di un punto percentuale a 1,1116 dollari.
Tra le commodities, oro in calo a 1.146 dollari l’oncia. I futures sul petrolio Usa superano quota 45 dollari barile.
(MT)