NEW YORK (WSI) – Seduta in ribasso moderato per Wall Street e per il dollaro americano dopo il report governativo sull’occupazione, market mover numero uno di giornata. Il Dow Jones cede lo 0,3% circa. Perde un quarto di punto percentuale l’S&P 500. Meglio il Nasdaq, sul filo della parità .
In luglio le aziende hanno creato meno posti di lavoro di quanto anticipato dal mercato. Si tratta del numero più basso di assunzioni negli ultimi quattro mesi e anche se il tasso di disoccupazione è sceso al 7,4%, i minimi di oltre quattro anni, questo non è bastato a dare altro slancio all’azionario statunitense, che ieri ha toccato i massimi di sempre.
L’indice allargato S&P 500 ha raggiunto infatti ieri per la prima volta nella sua storia quota 1.700 punti.
“Il numero non provocherà terremoti”, ha detto in un’intervista telefonica con Bloomberg John Manley, chief equity strategist di Wells Fargo Funds Management. “Si può discutere sul fatto che fosse positivo o negativo. Comunque sia il numero indica che la Fed continuerà ad aiutare il sistema finanziario e questo è un fattore positivo”.
Un altro elemento che deve fare riflettere riguarda la qualitĂ di posti di lavoro creati. Nel 2013, tanto per prendere la misura statistica piĂą significativa, ci sono state 246 mila e 500 nuove assunzioni come camerieri e baristi, dieci volte di piĂą di quelle registrate nel settore manifatturiero (24 mila).
Sempre sul versante macro, gli ordini all’industria sono aumentati dell’1,5% in giugno, facendo peggio del mese precedente come tasso di crescita. Superato però il recrod assoluto fatto segnare a giugno 2008. Gli ordini hanno raggiunto quota 496,7 miliardi di dollari. In maggio il rialzo era stato del 3%.
Tra i singoli titoli, Chevron scivola dopo aver riportato utili deludenti per il secondo trimestre di fila. Bene invece la compagnia di assicurazione American International Group che ha annunciato che pagherĂ agli azionisti il primo dividendo dal 2008. Varato piano di acquisto di azioni proprie da un miliardo di dollari.
Da parte sua il social media LinkedIn fa un balzo di quasi due cifre percentuali dopo aver alzato le stime sul fatturato 2013. Bene anche Dell. Il gruppo informatico ha detto che un accordo di buyout si avvicina.
Tra gli altri mercati, sul valutario l’euro accelera dello 0,38% a $1,3257. Il dollaro perde terreno anche nei confronti della valuta giapponese, lasciando sul campo lo 0,19% a 99,35 yen.
In ambito di commodities, il petrolio lascia sul campo l’1,34% a quota $106,55. L’oro avanza dello 0,26% a 1.314,60 dollari l’oncia. Il metallo prezioso ha ceduto in settimana il 2,5% circa, pagando le aspettative di ripresa dell’economia Usa che fanno venire meno l’appetito degli investitori per i beni rifugio.