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Wall Street: S&P 500 supera cruciale livello resistenza e fa dietrofront

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New York – Dopo un avvio promettente, Wall Street opta per il segno meno e chiude in rosso. Alla fine, il Dow Jones cede -1,03%, il Nasdaq -1,26%, lo S&P -0,94%. Capitombolo dell’oro, che ha perso $40 secchi, per il rafforzamento del dollaro. Dura così il tempo di pochi minuti l’effetto del report occupazionale Usa, l’ultimo prima delle elezioni presidenziali. In ottobre sono stati creati 171 mila posti, contro i 128 mila previsti in media dagli analisti. Il tasso di disoccupazione è salito al 7,9% dal 7,8% precedente, come da attese. L’ Election Day si terrà il prossimo 6 novembre.

Resi noti anche gli ordini alle fabbriche di settembre, saliti +4,8% in settembre, meglio stime.

“E’ confortante notare che si stanno creando nuovi posti di lavoro e che l’economia sta crescendo – ha commentato in una intervista a Bloomberg John Carey, gestore presso Pioneer Investments a Boston – Il mercato interpreta il rapporto in chiave positiva, ma gli investitori sperano che ci saranno altre buone notizie”.

Il segno meno si spiega in parte con l’analisi tecnica: l’indice S&P 500 ha infatti guadagnato fino a +0,5%, superando un cruciale livello di resistenza posizionato a quota 1.434 e facendo poi dietrofront. Tale livello, spiega Bloomberg, è attentamente osservato dagli operatori in quanto rappresenta la media mobile degli ultimi 50 giorni.

Intanto, facendo un bilancio di questa settimana – più corta in quanto a causa dell’uragano Sandy i mercati sono stati chiusi sia lunedì che martedì – si evince che lo S&P 500 è avanzato +1,1%. Nella sessione di ieri, l’indice ha poi riportato il guadagno più forte delle ultime sette settimane.

Il 71% delle societĂ  scambiate sullo S&P 500 che hanno resi noti i bilanci fino a ora ha battuto le stime sul fronte degli utili, mentre il 59% ha deluso il consensus sul fronte del fatturato.

Tra i titoli odierni, molto buona la performance dei titoli Starbucks, +10,78%, TripAdvisor +20,33% e Priceline +10,38%, dopo aver comunicato risultati di bilancio milgiori delle stime. In generale, è negativa però la performance dei titoli tecnologici, con l’indice dei semiconduttori Philadelphia Semiconductor Index che fa -0,77%. Tra altri titoli, Apple -1,06%.

Resistono invece i finanziari, con Bank of America +1,45%, anche se il Financial Select Sector SPDR ETF riporta una performance in lieve calo. Male tra altri titoli gli assicurativi AIG -5,37%, Genworth -3,54%.

In ambito valutario, l’euro -0,80% a quota $1,2839; dollaro/yen +0,42% a JPY 80,47, mentre euro/yen -0,32% a JPY 103,36.

Riguardo alle materie prime, i commodities, i futures sul petrolio accelerano al ribasso e cedono -1,99% a quota $85,36 al barile, mentre le quotazioni dell’oro estendono le perdite a -1,88% a $1.683,20 l’oncia. Bucato il supporto di $1.700 che fino a quel momento aveva tenuto. I rendimenti sui Treasury a 10 anni sono in rialzo di all’1,737%.